MORELIA, MUNICIPIO AUTONOMO 17 NOVEMBRE
21 gennaio 1998
Non si osservano movimenti militari né tentativi di avvicinamento
alla comunità dal giorno 17. Si sono visti solamente aerei
in alta quota sorvolare la zona.
Il giorno 21 sulla strada per Altamirano, la polizia di Migrazione
ha fermato il veicolo su cui viaggiavano gli osservatori. Un ufficiale
dell'Esercito ha chiesto che gli stranieri scendessero. "Una
volta nella casetta di migrazione ci hanno chiesto i nostri passaporti
e perquisito le nostre borse. Uno aveva delle fotocopie di un
articolo di giornale relativo al conflitto del Chiapas. Apparentemente
questo è stato il motivo che ha fatto sì che ci
trattenessero per 2 ore, dato che i nostri documenti erano in
regola. Controllando le nostre borse ci hanno detto che erano
alla ricerca di esplosivi. Hanno letto i nostri libri e le agende.
Dal posto di blocco di migrazione ci hanno spostato fino all'ufficio
di Governo di Altamirano dove hanno proseguito ad interrogarci
circa la nostra presenza in Altamirano. Ci hanno preso le foto
di gruppo e da soli. Abbiamo domandato il motivo del nostro fermo
e ci hanno risposto che non si trattava di un arresto ma che stavano
controllando e verificando le informazioni relative agli stranieri
che stavano nelle comunità predicando politica ed influenzando
gli indigeni. Alla fine ci hanno detto che potevamo visitare come
turisti tutti i luoghi che volevamo perché eravamo in un
paese libero".
19 gennaio
Lunedì è arrivato alla comunità ed è
entrato nell'accampamento civile per la pace un uomo di tendenza
priista in stato di completa ubriachezza. Ci ha domandato che
facevamo in Morelia. Poi ci ha accusato di introdurre la politica
nella comunità. Dopo 10 minuti uno degli accampamentisti
è riuscito a mandarlo fuori. Questo accampamentista è
stato insultato da tre persone che stavano aspettando fuori dalla
porta.
Morelia, dal 7 al 21 gennaio
C'è una caserma nella regione con il suo posto di blocco permanente. Questo posto di blocco non sempre permette il libero transito. A volte c'è pure un altro posto di blocco all'altezza de Las Lagunas. Lì controllano l'abbigliamento e chiedono la destinazione. C'è maggiore presenza rispetto al 7 gennaio. Circa a 3 km dalla comunità, direzione Flor di Caffè, è stato installato un altro posto di blocco militare intermittente.
A partire dal 18 di gennaio si osservano nuovi arrivi e un nuovo
accampamento quasi permanentemente con tende vicino al posto di
blocco. Sono circa 80 i soldati. Per ora non molestano.
Però il 19 sono entrati nella comunità alle 9:30
del mattino, 7 veicoli e due blindati. Uno attrezzato con mitragliatrice.
I soldati a bordo erano 80 o 90 più o meno. Sono passati
in mezzo alla comunità e al domandare all'ufficiale qual
era il motivo della sua visita, questi ha risposto dicendo che
cercavano una strada, e che però sarebbero già tornati
indietro. Per finire i militari hanno annotato i dati personali
dell'accampamentista. Hanno domandato fino a quando sarebbe rimasto
nell'accampamento. La gente della comunità ha detto che
i soldati si sono diretti verso una casa, però non l'hanno
perquisita a causa della presenza dell'accampamentista.
Il giorno seguente all'1 e 45 del pomeriggio è arrivato
un elicottero in volo rasente sopra l'accampamento. Al ritorno
c'è stata la perquisizione nel posto di blocco permanente.
Non abbiamo incontrato posti di blocco in Montebello.
Persone della comunità hanno sentito alla radio che esistono
problemi tra i simpatizzanti zapatisti ed i priisti. Questo non
è sicuro. Nel carcere del consiglio municipale non ci
sono persone arrestate. I problemi che esistono si devono alla
proibizione della vendita di bevande alcoliche.
All'inizio c'erano circa 80 famiglie organizzate. Attualmente ce ne sono solo 65. Fra le 15 famiglie che si sono ritirate ce n'è qualcuna che si è stancata di resistere ed ha ceduto alle offerte fatte dai militari, passando dalla parte dei priisti e dando informazioni.
Circa 3 o 4 settimane fa, è entrato un camion militare
con un ex organizzato simpatizzante zapatista. Questo stava insieme
con i militari e segnalava le persone e le case, mentre i militari
prendevano foto. Questo avvenimento ha aumentato la divisione
nella comunità. Ci sono voci che gli indipendenti priisti
hanno un documento di riconoscimento dell'Esercito e fanno pattugliamenti.
I priisti hanno collaborato con delle tavole di legno per l'installazione
del nuovo accampamento. Giocano a calcio con quelli organizzati.
Nonostante tutto questo ci si rende conto che ogni giorno di più
si sta promuovendo la divisione e che prima erano più uniti.
LA GARRUCHA, MUNICIPIO AUTONOMO FRANCISCO GOMEZ
18 gennaio 1998
Siamo arrivati all'accampamento Francisco Gómez della Garrucha,
alle 12 del giorno. Durante la strada si era aggiunta a noi un'argentina.
Nell'accampamento c'era già un'italiana, una belga, un
messicano e una spagnola. Gli altri dell'accampamento erano andati
a visitare un'altra comunità vicina che si trovava accerchiata
e sotto assedio dalla notte da parte dei militari.
Un compagno della comunità ci ha mandato a Galeana, dato
che anche questa comunità stava per ricevere pressioni
da parte dei militari. Alle 12:30, 13:15 e 13:25 aerei dell'Esercito
sono passati in volo radente sulle comunità La Garrucha
e Patihuitz.
Lo stesso giorno 3 camion dell'Esercito con 150 soldati circa
sono passati per la comunità di Patihuitz. L'atteggiamento
dei soldati era aggressivo ed offensivo. Erano arrabbiati per
il pellegrinaggio della Aric indipendente, dato che questo gli
alterava la velocità di percorrenza. Il pellegrinaggio
era una manifestazione di ripudio dell'esercito, dei paramilitari,
del massacro di Acteal e della guerra in generale.
In Patihuitz i compagni zapatisti hanno denunciato che i soldati
stavano tagliando alberi senza nullaosta e che già da due
anni i loro figli sono senza maestro. Quelli della Aric hanno
un maestro nella loro scuola.
19 gennaio 1998
Al mattino presto si è sentito di nuovo il passaggio di
aerei in volo radente per vari minuti. Circa alle 11:45 del mattino
nella zona di Patihuitz e Galeana e nuovamente alle 13:00.
Nella comunità di Galeana ci hanno informato che domenica
18, 80 soldati armati con mitra G3 hanno tentato di penetrare
nella comunità.
Sono stati messi circa 25 posti di alto controllo all'entrata
di Rancho Allegro e lungo la strada per Galeana. Tutti i mezzi
venivano fermati. Hanno perquisito la gente, hanno offerto "dispense".
Un altro gruppo di soldati si è infilato nella selva in
direzione di Galeana. Sono stati lì per circa due ore.
Poi sono ritornati nelle loro caserme. Nella notte, circa alle
9:00 pm, ha sorvolato la zona un altro aereo.
20 gennaio 1998
Alle 9:30 del mattino abbiamo visto un altro aereo sorvolare la
comunità.
Alle 12:00 è iniziato il pellegrinaggio per il villaggio.
Pregando per la pace in Chiapas. Questo pellegrinaggio era coordinato
con quello che è partito da San Cristóbal domenica
18 verso Città del Messico e che durerà fino al
26 gennaio.
I compagni di Galeana ci hanno comunicato che nella comunità
non ci sono maestri da 6 anni. D'altra parte la preoccupazione
per il ritorno dei federali è costante nella popolazione.
Alle 9 am sono passati 180 soldati in 6 camion, direzione El Prato
Pacayal e sono ritornati alle 12 verso Rancho Allegro.
Alle 12:15 un altro aereo dell'Esercito ha sorvolato la comunità
di Galeana.
Alle 2: 55 pm sono passati 2 aerei militari radenti direzione
Rancho Allegro.
Alle 4:30 pm ci siamo incrociati con 4 camion dell'Esercito che
trasportavano 50 soldati circa. Trasportavano filo spinato, gas
e dispense.
La preoccupazione e la tensione per il ritorno dell'Esercito è
latente, dato che l'Esercito ha minacciato di tornare nella comunità.
Da parte loro i rappresentanti della comunità hanno chiesto
che gli accampamentisti continuino a stare in Galeana. Inoltre
hanno fatto una richiesta scritta.
Relazione dal 18 al 23 di gennaio:
Passano circa 7 volte al giorno i veicoli militari. A volte portano
approvvigionamenti e in maggioranza i soldati hanno un atteggiamento
chiaramente provocatorio. Ci salutano con la mano, si mettono
in posa perché gli scattiamo una foto e dicono cose come
"adesso torniamo" o "vogliono una foto". Anche
a noi prendono foto e filmati. Abbiamo visto camion con prostitute
che poi abbiamo rivisto nell'accampamento militare.
Stanno passando camion da carico con il cassone ribaltabile di
notte verso San Quintin, circa tre volte per notte.
In quanto ai sorvoli a bassa quota, durante i giorni 21, 22 e
23 si sono incrementati in numero quelli degli aerei militari.
Non sono stati montati posti di blocco militari nuovi in questi
giorni.
BATEATON
Il 17 nella mattina hanno avvisato, noi osservatori della Garrucha,
che un gruppo di soldati stavano arrivando a Bateatón.
Siamo andati immediatamente in un gruppo di 4 persone. Siamo arrivati
a Bateatón e ci chiedono che si fermi un gruppo. Ci portano
per la montagna per cercare di andare a parlare con i soldati.
Abbiamo trovato rapidamente le loro impronte e per 4 ore abbiamo
continuato a seguirle. Quando ci siamo trovati in un luogo quasi
inaccessibile abbiamo deciso di tornare alla comunità,
per vedere se erano là. Allora ci hanno detto che il gruppo
di 40 soldati era già ritornato al suo accampamento. Il
18 aspettavamo che ci venissero a dare il cambio, perché
non avevamo nulla da mangiare nè una coperta per fermarci
ancora.
Bateatón sollecita un accampamento civile por la pace,
perché è già la seconda volta che suona l'allarme
negli ultimi giorni per la presenza militare.
LA REALIDAD
14 gennaio 1998
Denunciamo che il 13 gennaio 1998, due convogli militari pattugliavano sia l'ejido che il villaggio della Realidad. Uno se n'è andato dall'accampamento del torrente Euseba in direzione Guadalupe Tepeyac e l'altro uscendo dall'accampamento della stessa località direzione Euseba - San Quintín. I convogli sono ritornati più tardi alla base. D'altra parte i sorvoli a bassa quota di aerei e elicotteri sono incessanti.
Accampamento civile per la pace, La Realidad
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(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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