Compagni e compagne vi inviamo il testo che avevamo mandato
per i relatori al 1° Forum dei promotori di salute che si
è tenuto in Moises Gandhi, Regione Autonoma Tzotz Choj,
Chiapas, dal 21 al 24 febbraio 1997.
In questo primo Forum si sono riuniti 91 lavoratori e promotori
di salute di 16 municipi dello stato del Chiapas (Palenque, Frontera
Comalapa, San Andres Sacamchen de los Pobres, Huixtan, Tierra
y Libertad, Siltepec, Huitiupan, Chenalho, La Independencia, La
Trinitaria, Chamula, Salto de Agua, Ocosingo, San Cristobal de
Las Casas, Tila, Las Margaritas) in rappresentanza dei popoli
Chòol, Tzeltal, Tzotzil e Tojolabal, per un totale di 15
organizzazioni e istituzioni (OPSAPMCH, Cultura Maya, Tojtzotze
Li Maya, OCEZ-CNPA, Kinal Antzetik, XìNich, CEPAFOS, COLEM,
CCESC, Area di Salute della Diocesi di San Cristobal, Kichan-ob,
PRODUSSEP-Centro, PRODUSSEP-Sudest, MNSP, Promotor@s della Società
Civile di Siltepec e Promotor@s di Salute di Palenque); c'erano
pure partecipanti degli stati di Oaxaca, Veracruz, Jalisco e D.F.;
osservatori e invitati nazionali ed internazionali così
come membri di diverse Organizzazioni Non Governative.
Rimaniamo in attesa di vedere se ci sarà la possibilità
che rappresentanti di questo Forum vengano a dire la loro parola
al II Incontro Intercontinentale per l'Umanità e contro
il Neoliberismo.
Da ALMA-ATA a MOISES GANDHI
Correva l'anno 1978 in un clima di Guerra Fredda. I cosiddetti paesi industrializzati difendevano la bandiera del benessere in un periodo di distensione, mentre rifiorivano i paesi non allineati. Fu in novembre quando i delegati di 134 paesi si riunirono in una città dell'allora URSS, Alma-Ata, per la realizzazione di una conferenza sulla salute che si concluderà con la nota "Dichiarazione di Alma-Ata, con lo slogan "Salute per tutti nell'anno 2000" e con la strategia "La Attenzione Primaria per la Salute" (APS).
Questa strategia fu considerata da qualcuno come riformista, da altri come rivoluzionaria e da altri ancora come utopica ed irrealizzabile. Da molti è stata criticata fin dall'inizio e in molti posti, come ad esempio in Messico, è rimasta lettera morta.
Corre l'anno 1997 in un clima di Guerra di Bassa Intensità. I paesi industrializzati difendono la bandiera del neoliberismo in un periodo di libero mercato che trasforma la distensione Est-Ovest in una tensione Nord-Sud, e ricerca e trova il nemico prima estero, ora dentro ad ogni paese: sia uomo o donna povero/a, differente, disadattato in una società sempre più militarizzata. È in febbraio quando 91 promotori di salute delle comunità di 15 organizzazioni che portano la voce delle loro comunità si riuniscono in una piccola comunità indigena del Chiapas, Moises Ghandhi, per realizzare un forum-incontro sulla salute che si concluderà con la "Dichiarazione di Moises Gandhi", lo slogan "La Salute nelle Mani del Popolo" ed una strategia: "La organizzazione".
Entrambi le dichiarazioni traducono le intenzioni. Nella prima
i governi, dall'alto, decidono in teoria la politica che si deve
applicare per la salute. Nella seconda i popoli, dal basso, sognano
una politica per la salute come la vogliono. Comparare le teorie
dei allora con i sogni di oggi ci può dimostrare che la
speranza è viva e che la storia non è arrivata alla
sua fine come ci vogliono vendere, ma invece per gli indigeni
che credono che il tempo sia circolare, comincia una nuova tappa
della storia in cui tutti/e possiamo diventare protagonisti.
I. In Alma-Ata i governi affermavano che la salute è un
benessere completo e un diritto umano fondamentale che esige per
il suo conseguimento l'intervento di molti altri settori.
I promotori di salute dicono che sì, che la salute è un benessere, però non un benessere statico, ma che invece contiene un potenziale di trasformazione della realtà, con capacità e motivazione per tutta l'attività sociale e politica.
Parlano e dicono che la salute è dignità, è vivere senza umiliazioni e che, naturalmente, la salute è una lotta che riconosce nei disprezzati, in quelli lasciati al margine, negli sfruttati, nei poveri, negli indigeni, la capacità per l'autodeterminazione.
Parlano, dicono e aggiungono che la salute deve avere assolutamente tre caratteristiche oppure non è salute:
II. Hanno detto in Alma-Ata che la grave disuguaglianza nello
stato di salute della popolazione era politicamente, socialmente
ed economicamente inaccettabile.
Dicono i promotori in Moises Gandhi che questa disuguaglianza non solo è inaccettabile, ma pure provocata. Che il governo ha convertito la salute in un'arma, in uno strumento per distruggere gli sforzi organizzativi dei popoli e la loro salute. Trasformandola solo in un problema di attenzione medica, la salute rimane come di proprietà di un piccolo settore della popolazione, che trae beneficio da questa perché ha denaro. Il governo elimina così la responsabilità e il protagonismo del popolo nel controllo della salute e dei suoi centri, convertendolo in un mero oggetto di beneficenza dei programmi ufficiali.
III. Allora, i governi dicevano che lo sviluppo economico e sociale
era d'importanza fondamentale per ottenere il massimo di salute
e che la promozione e la protezione della stessa contribuiscono
a migliorare la qualità della vita.
Oggi i promotori dicono che il massimo di salute non ci sarà
come conseguenza di uno sviluppo economico ma invece con la partecipazione
attiva della popolazione nel prendere le decisioni. Propongono
la creazione di una rete di promotori e di comitati di salute
del popolo per ogni comunità ed istituzione di salute,
affinché partecipino in tutto il processo di programmazione,
esecuzione, valutazione, vigilanza e controllo del funzionamento
dei centri di salute. Si accetta che un minimo di benessere implica
una buona alimentazione, abitazione, igiene nelle case, acqua
potabile, luce e servizi medici, assenza di inquinamento per agrochimici,
terra per lavorarla ed educazione, però pure una buona
organizzazione, libertà, rispetto per la cultura e giustizia.
Senza questo minimo non si può parlare di salute.
IV. Dissero in Alma-Ata che il popolo ha il diritto e il dovere
di partecipare alla propria attenzione per la salute.
In Moises Gandhi dichiarano che la comunità ha il diritto
di partecipare, non solo nel funzionamento di questi centri (che
dovrebbero chiamarsi d'infermità perché è
questa che combattono) ma anche in tutto ciò che preveda
la creazione della salute. In questo senso si riferiscono al fatto
che i promotori sono persone elette dalla comunità per
promuovere azioni che in modo organizzato permettano di migliorare
le condizioni di vita e di salute della popolazione.
V. Continuò Alma-Ata affermando che i governi avevano l'obbligo
di proteggere la salute dei loro popoli affinché nell'anno
2000 si arrivasse ad un livello di salute che permettesse di portare
avanti una vita sociale ed economicamente produttiva, essendo
l'Attenzione Primaria della Salute la chiave per conseguire questa
meta.
I promotori dichiarano che il governo non solo ha trascurato quest'obbligo, ma che è responsabile di attentare alla salute della popolazione. Non solo per mantenere delle condizioni di vita e di lavoro che sono considerate come condizioni d'infermità, ma pure di aggravarle con delle condizioni di guerra generate dalla militarizzazione delle comunità e che sono "necessarie" per dividere e controllare. Una di questi condizioni è la difficoltà che il sistema di salute impone ai promotori per impedire lo sviluppo delle loro attività.
Di fronte a questa situazione i promotori dichiarano che l'organizzazione
è la chiave per raggiungere la meta di una salute come
loro la concepiscono e la sognano.
VI. Definirono l'Attenzione Primaria per la Salute (APS) come
l'assistenza sanitaria essenziale posta alla portata di tutta
la comunità mediante la sia piena partecipazione e con
spirito di autoresponsabilità e autodeterminazione.
I promotori hanno parlato e hanno aggiunto che la salute, non
solo l'attenzione medica, deve stare nelle mani del popolo per
evitare che sia una politica imposta dal di fuori. Sono d'accordo
con l'autodeterminazione e l'autoresponsabilità però
da parte delle organizzazioni che costruiscono potere popolare,
perché difendono il fatto che il popolo sia capace di curare
la propria salute e prendere le proprie decisioni. Sostengono
che le comunità possono e debbono partecipare nell'elaborazione
delle politiche di salute e per questo insistono nella creazione
di una rete di promotori e di comitati per la salute del popolo.
È in questo lavoro di costruzione della salute dove il
recupero della cultura e la valorizzazione della dignità
diventano elementi fondamentali di resistenza e di costruzione
in un mondo che pretende la globalizzazione.
VII. Per Alma-Ata l'APS era una strategia che consisteva in:
In Moises Gandhi la strategia è l'organizzazione, che consiste in:
- Educazione sui problemi di salute.
- Promozione di distribuzione di alimenti.
- Acqua potabile e risanamento di base.
- Assistenza materno-infantile.
- Immunizzazione.
- Prevenzione e lotta contro le infermità endemiche.
- Trattamento di malattie e di traumi comuni.
- Somministrazione delle medicine essenziali.
- Recuperare la cultura, la storia, la memoria dei popoli come forma di valorizzazione della loro dignità e come apporto per l'uso di misure preventive e curative più in accordo con la loro cultura.
- Rafforzare le misure preventive nella comunità con acqua potabile (non solo con tubi), latrine, trattamento dell'immondizia, orti... vaccinazioni.
- Professionalizzazione integrale dei promotori con differenti metodi di promozione, prevenzione ed attenzione della salute, con la socializzazione delle conoscenze a tutta la comunità.
- Il reincontro con la salute, l'amicizia e la fiducia degli anziani, affinché le loro conoscenze non si perdano.
- Accompagnare il popolo nelle sue azioni di resistenza di fronte alle molte forme della violenza in cui vive.
Sostengono inoltre i promotori che la strategia per resistere alla guerra di bassa intensità del governo (che nelle comunità viene sentita di alta intensità) include:
- Rafforzare le organizzazioni, rafforzarsi nella parola di Dio, rafforzare le tradizioni e la cultura e solidarizzare nella sofferenza.
- Esigere che escano dalle comunità tutti i gruppi violenti che dicono di combattere la violenza (militari, paramilitari, giudiziari, sicurezza pubblica...)
- Evitare le aggressioni evitando le provocazioni e gli incontri con questi gruppi.
- Essere preparati alle conseguenze con una buona informazione che circoli, con preparazione in salute mentale, nel primo soccorso, con analisi della situazione, tecniche per il trattamento dell'acqua, alimentazione e cassetta di pronto soccorso.
- Assicurare l'attenzione a bambini, anziani e disabili.
- Denunciare a organizzazioni nazionali ed internazionali affinché
si ascolti la voce delle comunità ed i loro diritti, e
si sappia quello che l'informazione ufficiale vuole occultare:
Che c'è guerra.
VIII. Dicevano in Alma-Ata che tutti i governi dovevano formulare
politiche, strategie e piani per iniziare e portare avanti l'Attenzione
Primaria di Salute.
Esigono i promotori in Moises Gandhi di partecipare nella creazione
delle proprie leggi di salute regionali, dato che una forma importante
di democrazia e di autonomia è che la salute stia nelle
mani del popolo. Se i problemi di salute si devono ad un sistema
ingiusto, bisogna cambiarlo unito, promotori, comunità
e villaggi, e non aspettarsi che i governi ci dicano che daranno
una soluzione.
IX. Stabilirono in Alma-Ata che tutti i paesi dovevano cooperare con solidarietà per garantire l'Attenzione Primaria di Salute.
Dicono in Moises Gandhi che la soluzione non verrà da fuori,
ma dai promotori di salute che s'impegnano nella lotta per migliorare
le condizioni di vita, per organizzarsi e credere in loro stessi,
per servire meglio, per recuperare la salute e il diritto alla
vita nelle loro comunità.
In Alma-Ata, diciotto anni fa terminava così la Dichiarazione, firmata pure dal Messico, dicendo che: "È possibile riuscire ad ottenere un livello accettabile di salute per tutta l'umanità nell'anno 2000 mediante una utilizzazione migliore delle risorse mondiali, una parte considerevoli delle quali viene destinata per armamenti e conflitti militari. Una autentica politica d'indipendenza, pace, distensione e disarmo potrebbe e dovrebbe liberare le risorse per fini pacifici..."
Oggi, alle porte dell'anno 2000, solamente in Chiapas, il governo
messicano destina più di "200 milioni di dollari all'anno
per le spese militari, senza contare: l'offensiva di febbraio
del '95, le spese per le fortificazioni, l'acquisto di nuovi aerei,
carri blindati ed elicotteri durante la gestione di Carlos Salinas,
spese in munizioni, perditi di equipaggiamenti e di vite umane,
spese di ricoveri ospedalieri, salari per: consiglieri militari
stranieri, funzionari della PGR, del Ministero della Difesa, della
Cocopa, o dei consiglieri della Aric ufficiale." (Chiapas
en Cifras: 1997). E la "Cooperazione ufficiale Internazionale"
si traduce in vendita di aerei "pilatus" svizzeri, elicotteri
nordamericani e russi, blindati francesi, fusili israeliani, carri
da combattimento austriaci, ...e consiglieri militari di differenti
paesi, Cile, Argentina, U.S.A., Israele, Italia, Spagna, Guatemala,
...non per appoggiare la salute, ma per massacrare e terrorizzare
nelle comunità.
I promotori che si sono incontrati nel Forum di Moises Gandhi non conoscevano la Dichiarazione dei governi in Alma-Ata, però questo non è stato un impedimento nell'elaborazione di una dichiarazione di valore incalcolabile.
Come è successo con Alma-Ata non mancheranno quelli che
disprezzeranno la parola dei promotori tacciandola di radicale,
impossibile o utopica. Ad Alma-Ata la ridussero, ai sei mesi dall'atto,
in un programma di semplici aiuti tecnici, però questa
nuova dichiarazione non è riducibile. In Moises Gandhi,
dove si sono cercate le radici dei problemi, i promotori incontrano
e valorizzano la vita dei popoli.
La Banca Mondiale, nella sua relazione del 1993 "Investire
in Salute", propone la salute come un mezzo per incrementare
l'accumulazione privata e i servizi di salute come un settore
di crescente interesse economico, dove l'importante non sono le
persone ma gli investimenti; dove la salute cessa di essere un
diritto per trasformarsi in un bene privato; dove il governo attua
solo se i privati non vedono beneficio; dove i responsabili della
salute non sono né il pueblo né il governo, ma invece
l'individuo o la famiglia; dove la beneficenza sarà la
salute dei poveri per compensare le politiche di aggiustamento;
dove la salute non è per tutti né è uguali
per tutti, ma invece ognuno avrà quella che gli permetterà
il suo salario, e dove l'integrità della salute sparirà
in interventi puntuali a basso costo e ad alto effetto. Questa
altra radicalità conserva nelle sue radici il mercato e
il denaro.
Il punto intermedio che avrebbe potuto essere Alma-Ata lo hanno
dinamitato i governi con la loro indifferenza ed è rimasto
convertito in una cortina di fumo. Oggi, al dissiparsi del fumo,
appaiono queste due chiare tendenze. Ci tocca decidere fra la
vita e il mercato .
Il governo ha già optato per il mercato.
Per l'umanità e contro il neoliberismo è la nostra
opzione.
Equipe di relatori del Primo Forum dei Promotori di Salute.
********************************************************************************
COMISION PRENSA Y PROPAGANDA
II Encuentro por la Humanidad y contra el Neoliberalismo
Fax: +34-58-222 87 50 - Telf:+34-58- 229 80 58 - +34-58-Tel/fax: 252 38 26
APDO. CORREOS: 2.048 (Málaga)
E.mail: 2788j9ae@mail.sendanet.es
glyca@costanet.es
Collettivo sottoscritto alla 2a Dichiarazione di la Realidad per
l'Umanità e contro il Neoliberismo

Indice del 2° Incontro Intercontinentale