Anima E. Muñoz ¤ Abitanti delle comunità Jolnixtié
Libertad e Jolnixtié Primera Seccion, in Tila, Chiapas,
hanno espulso ieri in maniera violenta 30 agenti di sicurezza
pubblica di stato, e hanno dato un periodo di tempo di 48 ore
al governo statale per chiarire l'assassinio dell'indigeno chol
José Tila López García, che si era incontrato
con gli Osservatori Internazionali questo fine settimana. In caso
contrario, secondo quanto ha informato il municipio, potrebbero
iniziare azioni di violenza.
Per via telefonica, il terzo reggente di questo municipio, Daniil
Pérez, ha informato che dal mattino presto di ieri circa
600 abitanti, alcuni di loro incappucciati, hanno bloccato la
strada che va da Jolnixtié a Emiliano Zapata, e intorno
delle 10 hanno dato luogo all'espulsione dei poliziotti, che
hanno evitato scontri con i manifestanti.
Ha raccontato che alle 7:30 ore, gli abitanti volevano attaccare
il reggente di Jolnixtié Libertà, Mateo García
Hernández, chi si è messo in salvo in modo fortuito
su di un veicolo che lo ha portato via.
``Il movimento é violento, chiede il chiarimento dell'assassinio
e l'arresto di Eulalio López García e di altre sette
persone '', che presumibilmente hanno realizzato l'omicidio. L'azione,
in accordo con le testimonianza, potrebbe provocare un scontro
con il gruppo paramilitare Paz y Justicia.
Fino al ora, ha informato Daniil Pérez, continuano le investigazioni
e continua il processo di ordini di arresto contro coloro che
hanno commesso il delitto.
Il reggente ha segnalato che le comunità di Jolnixtié
Libertad e Jolnixtié Primera Seccion sono ``occupate''
dai loro abitanti e non si permette l'entrata a nessuno, e nel
caso che qualcuno riesca correrebbe il rischio di essere attaccato.
Per il terzo reggente municipale di Tila la situazione è
tesa e sono in attesa della decisione delle autorità per
agire. Ha informato che c'è una popolazione di 800 abitanti
in queste comunità.
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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