La Jornada 24 gennaio 1997

EZLN: L'Esercito ha già ricevuto l'ordine di attacco


Elio Henríquez, corrispondente, San Cristóbal de las Casas, Chiapas., 23 gennaio

Assicurando che la campagna "premilitare" del governo è già iniziata nella selva Lacandona per risolvere il conflitto attraverso la via militare, l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) ha segnalato che, nell'attuale "crisi" del dialogo con il governo, non sono in gioco solo pace e guerra

Sostiene che l'Esercito federale "riempie" le sue caserme di truppa e armamenti, le pattuglie militari raddoppiano il numero dei propri componenti, aerei ed elicotteri "saggiano un'altra volta l'attacco chirurgico". L'ordine di attacco, ha aggiunto, "è già sui tavoli degli Estados Mayores Divisionales della chiamata Forza d'Intervento Arcoíris" e " è arrivata accompagnata da una promessa presidenziale: 'questa volta non si farà marcia indietro'".

In un documento intitolato Sette domande per chi voglia rispondere, firmato dal subcomandante Marcos, l'EZLN ha manifestato che per il governo non c'è alternativa tra la ragione e la forza, la prima "manca totalmente", e per questo, la seconda "stabilisce l'indice della bilancia verso la violenza".

Divulgato nel pomeriggio in San Cristóbal de las Casas, nel capitolo sette, l'EZLN esprime che il "supremo governo" si prepara per fare uso "dell'unica maggioranza che detiene realmente: quella della forza armata", la quale dispiega "la sua ombra di morte" sulla dignità che anima coloro che vivono e muoiono nel "per tutti tutto, niente per noi".

Senza dubbio, ha aggiunto, tra i piani dell'EZLN "non appare quello di arrendersi".

Secondo Marcos, sono in gioco tre cose fondamentali nella "crisi" attuale del dialogo con il governo:

  1. Senza l'adempimento degli accordi i negoziati perdono consistenza e proiezione. Poiché un aspetto essenziale è il reinserimento dei ribelli nella vita civile e pacifica, l'accordo minimo per il rispetto della loro vita, libertà e benessere si contraccambia con una menzogna dalle conseguenze mortali.
  2. La nazione deve riconoscere che è formata da forze differenti e che può sopravvivere e crescere riconoscendo queste differenze (...) riconoscere nella massima legge della Repubblica questa differenza ed includerla in un progetto di nazione libera, indipendente e sovrana, ciò è fare giustizia e rendere possibile la difesa della patria di fronte alla sua svendita nel mercato commerciale.
  3. Nella soluzione di questa nuova crisi si gioca l'alternativa che il cammino del negoziato è la via valida ed efficace per risolvere le domande dei cittadini. Le aspirazioni di cambiamento pacifico e civile si offuscano se si perde solo tempo nella soluzione dei problemi fondamentali della nazione.

(traduzione del Comitato Chiapas di Torino)


Indice delle Notizie dal Messico