Enlace Civil ha visitato, il fine settimana dal 18 al 20 settembre, parte della zona colpita per consegnare aiuti. Abbiamo potuto osservare che, dal territorio compreso tra Motozintrla e Huixtla, lo straripamento dei fiumi, prodotto dalla grande quantità d'acqua caduta, ha lasciato numerose vittime e centinaia di famiglie hanno perso le loro case e tutti i loro attrezzi. Le vie di comunicazione terrestri sono interrotte in vari punti rendendo molto difficile il transito degli abitanti verso i luoghi di lavoro, fatto di cui hanno approfittati i padroni dei mezzi di trasporto collettivi per aumentare il prezzo dei passaggi quasi del cento per cento.

A Motozintla il fango e le pietre che il fiume ha portato nel suo cammino straripando si sono introdotti fin dentro le case, raggiungendo un'altezza di circa tre metri. La maggioranza delle famiglie non è riuscita a salvare le proprie cose.

Sul ponte della Comunità di Campeche, sul fiume Tolimán, la strada era ancora interrotta per i lavori delle macchine e per arrivare a Belisario Dominguez bisognava arrampicarsi sui lati della collina. Per questa strada si sono portate le vettovaglie che Enlace Civil ha fatto arrivare per le prime 33 comunità dei 19 Municipi. Le comunità più colpite sono: Belisario Dominguez, Huixtla, Motozintla, Libertad Frontera, Loma Grande, Cabañas, Horizonte, Jaguey, Chalaca e Colonia Hidalgo.

Per quanto riguarda la zona costiera le strade interrotte sono 28. Quando siamo arrivati con il camion di tre tonnellate di viveri e con il camion di 10 tonnellate di mais abbiamo trovato al ponte di Campeche ad aspettare fin dalla mattina i rappresentanti delle comunità che in modo organizzato hanno distribuito questi modesti aiuti con i loro compagni.

Sulla strada per Huixtla abbiamo potuto constatare l'enormità del disastro. Il letto del fiume si è ingrandito di almeno tre volte rispetto alla sua grandezza normale. Nel frattempo la forza dell'acqua ha fatto sì che la maggior parte delle case e dei campi di mais che si trovavano sul suo passaggio fossero completamente distrutti e sepolti dalle acque. Nel centro di Huixtla le case ubicate sul passaggio del fiume sono piene di fango, di resti di tronchi e pietre. Gli abitanti si lamentavano che non gli mandavano aiuti e macchinare per togliere il fango che arriva fino a tre metri di altezza nelle strade e dentro le case.

Lo stesso succede a Motozintla. E' possibile osservare molti lavoratori giornalieri lavorare per ripulire la strada. Sono uomini che appartengono alle comunità colpite e che stanno facendo questo lavoro per una paga molto bassa. Sulla strada per Comalapa c'erano moltissime macchine dell'Esercito ferme e soldati seduti sul bordo della strada. Gli abitanti stanno ricevendo alcuni aiuti dalle ONG. Tuttavia questo cibo non è abbastanza per soddisfare le necessità di chi ha perso tutto, persino il suo lavoro.

Nei negozi è salito il prezzo della maggioranza degli alimenti. La tortilla si sta vendendo a 10 pesos al chilo, quando il prezzo normale è di 2,60. Il pollo è venduto a 60 pesos al chilo, prima costava 36 pesos. Quasi tutti i raccolti sono stati persi.

A Belisario Dominguez ci sono 8 rifugi non ufficiali, cioè la gente colpita si è riunita sotto un tetto di plastica e lì tenta di aiutarsi a vicenda. Le persone sono malate di congiuntivite emorragica. I rifugi ufficiali sono coordinati dai militari con la partecipazione della SEP (Ministero della Educazione Pubblica). Sono loro che ripartiscono gli alimenti ed i vestiti che sono arrivati per i sinistrati. Chi sta nei rifugi ufficiali si lamenta della scarsità del cibo e dei vestiti che gli consegnano, perché gli stanno dando vestiti inservibili.

D'altra parte le città colpite sono completamente occupate dall'esercito federale. Con la situazione di emergenza nella zona e la minaccia di nuove piogge, tutto fa pensare a quanto sarà difficile tornare alla normalità in queste zone.

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