Da San Cristobal - corrispondenza per Radio Onda d'Urto - 20/11/98

Oggi 20 novembre è iniziato l'incontro tra l'EZLN e la società civile nel centro El Carmen di San Cristobal de Las Casas, incontro che terminerà domenica 22.

La partecipazione dei delegati delle diverse organizzazioni sociali messicane è amplissima, quasi 2.000 persone che in convogli di autobus hanno raggiunto il Chiapas.

È arrivata nel pomeriggio di ieri anche la delegazione del CCRI-CG dell' EZLN, scortata dalla Croce Rossa Internazionale e da convogli della società civile, una numerosa delegazione di 29 rappresentanti dell'EZLN, tra cui i comandanti Tacho, David, Zebedeo e il Mayor Moises.

I delegati sono partiti dagli Aguascalientes di La Realidad, Oventic e La Garrucha, il convoglio che li trasportava è partito all'alba dalle comunità della Selva dopo i giorni di festeggiamenti per la celebrazione dei 15 anni di vita dell'EZLN che si sono svolti nei 5 Aguascalientes.

Il giorno 17 novembre, data dell'anniversario, un convoglio di 38 veicoli dell'Esercito Federale ha attraversato la comunità di La Realidad come per ricordare al mondo che la pressione governativa sugli zapatisti continua.

Il Subcomandante Marcos non è presente qui a San Cristobal ma ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano La Jornada.

Parallelamente all'incontro con la società civile, l'EZLN sosterrà incontri con la Commissione di Concordia e Pacificazione (Cocopa).

L'INCONTRO:

Una lunga fila di volontari dei cinturoni della società civile e il cordone della Croce Rossa Internazionale e messicana sono l'unico dispositivo di sicurezza della delegazione zapatista ospitata nel centro El Carmen di San Cristobal, a due anni dall'ultima iniziativa che ha visto la presenza degli zapatisti in questa città.

L'assenza di un cordone di polizia disarmata fa intendere che la Cocopa, nella migliore delle ipotesi, non ha alcuna influenza sul governo messicano e che la sicurezza dei delegati zapatisti è nelle mani della società civile.

Lunghe file di partecipanti si muovono lentamente per entrare nella sede dell'incontro, sono quasi duemila contando gli osservatori stranieri e la stampa nazionale ed internazionale.

L'inaugurazione dell'incontro era prevista alle dieci della mattina al Teatro de la Ciudad ma la dichiarazione dei membri della Cocopa che non c'erano sufficienti garanzie di sicurezza per il trasporto degli zapatisti attraverso la città e che quindi non se ne assumevano la responsabilità, ha obbligato a svolgere l'atto inaugurale in una sala de centro El Carmen, creando confusione e ritardi.

Durante l'inaugurazione ha preso la parola il comandante David che ha letto un comunicato dell'EZLN in cui ha ringraziato la società civile per essersi mobilitata per aprire nuovi spazi di partecipazione mentre il governo continua la sua strategia di guerra contro le comunità zapatiste e fa di tutto per impedire la pace, ha denunciato che in Chiapas chi governa realmente sono i militari e che fin dai primi dialoghi continua lo sterminio degli indigeni messicani. David ha parlato di come gli uomini e donne zapatisti resistono nelle comunità dove svolgono un lavoro collettivo per migliorare le loro condizioni di vita e non per la guerra. In sintesi, David ha ripercorso la storia di quel cammino di resistenza congiunta con la società civile nazionale ed internazionale. Il punto chiave di questo incontro per l'EZLN sarà l'organizzazione insieme alla società civile della consulta sulla proposta di legge sui diritti e la cultura indigena, argomento che si tratterà nel primo tavolo di discussione, l'unico con carattere risolutivo; questa consulta si svolgerà su tutto il territorio messicano od ovunque vi siano messicani.

È seguito l'intervento di Amalia Mendoza che ha parlato a nome di tutte quelle comunità indigene che a livello nazionale sono riunite nel Congresso Nazionale Indigeno, ha denunciato il tentativo di distruzione di tutte queste culture da parte di un progetto neoliberista e della globalizzazione, ha sottolineato che la ricostituzione sociale, economica, culturale, politica e spirituale dei popoli indigeni è un compito storico che si oppone all'abbandono di secoli e che il nemico dei popoli indigeni non è un governo ma il sistema globale neoliberista.

L'atto di inaugurazione si è concluso con gli interventi di due rappresentanti dell'organizzazione dei prigionieri politici zapatisti "La Voz de Cerro Hueco" che hanno denunciato la strategia repressiva del governo messicano nei confronti dei municipi autonomi, hanno parlato della lotta in carcere e della determinazione a non cedere ai ricatti del governo e a mantenere la loro dignità.

A sera inoltrata, in assemblea plenaria, la delegazione zapatista ha comunicato alla società civile due questioni molto importanti: la prima come intende l'EZLN la consulta, che deve permettere un'ampia e aperta partecipazione, che deve essere compresa come parte della lotta generale del popolo messicano e che, soprattutto, sono già pronti a diffonderla in tutto il Messico 5.000 delegati zapatisti, 2.500 donne e 2.500 uomini che a rischio della vita o di prigionia la porteranno ovunque verranno invitati.

La seconda questione era la denuncia del pessimo comportamento della Cocopa nei confronti di questa delegazione, in un comunicato letto dal comandante Tacho gli zapatisti hanno ripercorso gli eventi che hanno portato a incontrare la Cocopa in questi giorni qui a San Cristobal denunciando che questa non ha mantenuto la propria parola perché non c'era nulla di pronto per la permanenza della delegazione dell'EZLN, non c'erano letti, bagni funzionanti, telefoni, inoltre non c'erano sufficienti garanzie di sicurezza durante il trasporto dei delegati né durante l'incontro con la società civile perché è assente, ad esempio, il cordone di polizia disarmata che di norma è presente durante i dialoghi. Questo atteggiamento della Cocopa, qualificato dai comandanti zapatisti come razzista, è risultato evidente a tutti quando il comunicato ha denunciato che il budget per la permanenza dei 29 delegati zapatisti a San Cristobal era di 10.000 pesos (1.000 dollari).

Dopo la lettura di questo ultimo comunicato, la delegazione zapatista si è ritirata e sono iniziati i lavori divisi in tre tavoli, consulta, pacificazione diritti indigeni che proseguiranno nella giornata di domani.


(a cura del Consolato Ribelle del Messico-Brescia ezlnbsit@tin.it)



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