La Jornada – Domenica 11 gennaio
2009
Appoggiati da uffici del
governo “montano” provocazioni e false denunce
Priisti
chiapanechi attizzano il conflitto contro i simpatizzanti
dell’EZLN
Non rispettano gli accordi firmati con gli
zapatisti
HERMANN
BELLINGHAUSEN
Municipio autonomo Comandanta Ramona, Chis. 10 gennaio - Il luogo dove, proveniente dal fiume Agua Azul, Agua Clara dà il nome ai dintorni e ad uno stabilimento balneare che normalmente era abbandonato, alcuni mesi fa era stato occupato dagli zapatisti della comunità dando avvio ad un'esperienza turistica semplice ed innovativa. "Occupato" è un modo di dire. Tutte queste terre erano state recuperate dopo l'insurrezione armata dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN).
Lo stabilimento balneare e le terre circostanti erano di proprietà di un certo Coutiño, di Tuxtla Gutiérrez. Zapatisti ed indigeni di altre organizzazioni "recuperarono" la proprietà e la terra bastava per tutti. Erano contadini, non guide turistiche, cosicché lo stabilimento balneare rimase semi-abbandonato.
Ma non è un posto qualsiasi. È uno dei più bei luoghi nel bacino degli spettacolari fiumi Tulijá, Aga Azul e Bascán che scendono nella selva e sono loro stessi selvaggi. Agua Clara è di quegli alvei azzurro-smeraldo con tronchi sommersi che sembrano incrostazioni d'ambra, soprattutto in inverno.
I turisti hanno continuato ad arrivare. Nel sessennio foxista, la Commissione per lo Sviluppo dei Popoli Indigeni (CD), spinse la costruzione di una pensione con alcune stanze ed aggiustò strade e palapas, anche se le rive sono rimaste naturali ed intatte. Se ad Agua Azul questi investimenti così come nel lontano hotel Las Guacamayas dei Montes Azules, qui no.
Gestito da gruppi filogovernativi di Santa Clara, noti come priisti dell'Organizzazione Per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic), il progetto cadde nell'abbandono e le strutture del CDI morirono.
Nel 2008 le basi zapatiste decisero di pulire lo stabilimento balneare e ristrutturarlo e, con l'accordo dei commissari della parte ejidale di Agua Clara (i priisti), rimase a carico della giunta di buon governo (JBG) di Morelia. Oggi, consigliati dal Partito Rivoluzionario Istituzionale dello stato, i primi hanno disonorato l'accordo, assumendo atteggiamenti ostili, montando provocazioni e false denunce con l'appoggio degli uffici stampa governativi e dei media filogovernativi.
In possesso di La Jornada c'è una copia dei verbali firmati da priisti e zapatisti il passato 14 ottobre nell’ejido Santa Clara, municipio Salto de Agua: "Le autorità della JBG, consigli municipali e le autorità di questo ejido riunite nella scuola primaria per redigere un verbale di accordo con gli ejidatari e consiglieri del municipio Comandanta Ramona per il fatto che nell'ejido sopraccitato si trova una struttura ecoturistica".
Il documento, con firme e timbri in calce dei rappresentanti ejidali ed autonomi, dice: "Entrambe le autorità manifestano concordi che quell'area sarà controllata con la JBG. Si concorda inoltre che questo avverrà conformemente alle indicazioni della Legge Rivoluzionaria dell'EZLN. Successivamente saranno rese note le aree delimitate dalle organizzazioni. Sono 19 mila 215 ettari".
Ci sono le firme di Pascual Pérez Gómez, Santiago Deara Gómez e Jacinto Hernández Moreno, commissario, consigliere di vigilanza ed agente ausiliare ejidali, rispettivamente, e tre membri del consiglio autonomo Comandanta Ramona. Ed i timbri di ognuno.
Ciò nonostante, da dicembre i priisti sono diventati ostili accusando gli zapatisti di quello che loro stessi facevano. Hanno parlato di aggressioni e del presunto arrivo di zapatisti armati. Quelli che sono arrivati sono gruppi di autonomi della regione Tzot'z choj per fare la guardia e partecipare alla ristrutturazione del luogo.
Oggi, quando esistono due "caselli" di pedaggio, uno dei priisti ed un altro degli autonomi, il conflitto è attizzato dagli ejidatari di La Concordia (sic) che chiedono al Congresso ed al governo dello stato di "risolvere un problema di convivenza" con "presunti zapatisti". Ed i priisti di Agua Clara, guidati da Pascual Hernández, vessano gli abitanti ed hanno inventato "sparizioni" ed aggrediscono i turisti.
(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)
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