La Jornada – Giovedì 8 gennaio 2008
L’ondata di aggressioni è cominciata lunedì
DENUNCIATE NUOVE AGGRESSIONI DELLA ORCAO

Hermann Bellinghausen

Bosque Bonito, Chis. 7 gennaio - La giunta di buon governo (JBG) Corazón del arco iris de la esperanza ha denunciato l'aggressione di elementi dell'Organizzazione Regionale di Coltivatori di Caffè di Ocosingo (Orcao) contro basi di appoggio zapatiste della comunità Moisés Gandhi, nella regione zapatista Tzotz'choj, vicino alla crocevia di Cuxuljá.

L'aggressione, avvenuta lunedì, ha lasciato sul terreno tre zapatisti feriti. Quel giorno ed i seguenti, elementi della Orcao ed il governo dello stato sostenevano il contrario davanti alla stampa, e senza fare chiarezza sull'episodio, riferivano di cinque "feriti lievi" della Orcao, che sarebbero stati gli aggrediti. Quello stesso giorno si diffuse per radio, a Città del Messico, la versione di "14 morti", che ovviamente non ci sono stati.

In quei momenti si concludeva a San Cristobal de las Casas il Festival della Degna Rabbia, convocato dall'EZLN. I fatti sono avvenuti a Bosque Bonito, un terreno recuperato dopo la sollevazione armata del 1994.

Il pomeriggio di oggi sono tornati a circondare la proprietà circa 30 membri della Orcao, alcuni armati. A meno di un chilometro, verso Abasolo, si sono appostati diversi veicoli della Polizia Statale Preventiva e Stradale. Al tramonto, entrambi i gruppi si sono ritirati.

I problemi sono cominciati il 2 gennaio. Basi zapatiste che coltivano il podere hanno trovato tagliato il recinto del pascolo ed una mucca era sparita. La JBG riferisce: "Sono andati a cercarla ed a controllare il recinto ed hanno scoperto che quelli della Orcao avevano tagliato nove tratti del recinto". Lo stesso giorno "quelli della Orcao di Cuxuljá hanno tagliato 35 alberi di caffè di proprietà del nostro compagno Pedro López Sántiz". Gli zapatisti assicurano che "spesso vengono a fare danno nel nostro raccolto".

Domenica 4 i contadini hanno trovato la mucca "ferita da machete nella zampa destra" e verso le cinque del pomeriggio sono arrivate circa 30 persone della Orcao, "con parole volgari e minacciando di toglierci la terra con le buone o con le cattive, perché noi zapatisti non contiamo più niente e non esistiamo più, e che il nostro compagno subcomandante insurgente Marcos si è venduto ai neoliberisti".

Secondo la JBG, i loro compagni non hanno risposto alla provocazione. Mentre si ritiravano, "il gruppo della Orcao è rimasto sul posto minacciando col machete e colpendo il palo della luce che si trova sul terreno. Più tardi i nostri compagni sono tornati sul posto ed hanno scoperto il recinto di filo di ferro che circonda il pascolo, tagliato in 16 punti".

Il giorno 5 gli zapatisti si sono organizzati per aggiustare quello che avevano tagliato quelli della Orcao". Sono arrivati alle 7:30 "con l'intenzione di lavorare, senza nessuna intenzione di farsi risarcire il danno".

La testimonianza raccolta dalla JBG spiega: "Stavamo lavorando tranquillamente pulendo il prato, quando 60 elementi della Orcao si sono avvicinati attraversando un ruscello e con la totale intenzione di colpirci con machete, bastoni, lanciasassi e pietre, ma per lo più hanno usato dei bastoni appuntiti lanciandoli contro di noi.

"Mentre quelli della Orcao avanzavano, i nostri compagni sono retrocessi di 100 metri, ma loro continuavano a venire avanti". Trovandosi a 15 metri dagli aggressori, Diego Sántiz Gómez, base zapatista, è stato raggiunto da un bastone trasformato in lancia che gli ha provocato una profonda ferita alla bocca. "Nicolás Sánchez López si è avvicinato al nostro ferito e, mentre lo soccorreva, è stato raggiunto da un bastone che lo ha ferito in fronte. Anche Jacinto López Sántiz, di 60 anni, è stato picchiato brutalmente ed ha ferite in testa e nella schiena".

Un gruppo di circa 60 basi zapatiste presenti all'aggressione "si sono di nuovo ritirati di altri 100 metri ed un'altra volta quelli della Orcao sono avanzati continuando a minacciare ed i nostri compagni, vedendosi raggiunti, hanno risposto con gli stessi bastoni scagliati da quelli della Orcao, e questi si sono messi a piangere".

La JBG “afferma" che "sono stati quelli della Orcao a provocare questo scontro perché i nostri compagni non hanno risposto agli insulti ed alle minacce". Hanno identificato alcune delle persone armate: "Marcos López Gómez aveva una pistola di calibro sconosciuto; Joaquín López Gómez aveva una pistola di calibro sconosciuto; Antonio López Sántiz aveva una carabina 22 a 16 colpi". Un altro, non identificato, aveva un'altra carabina 22.

Gli aggressori, perredisti conosciuti come "lopezobradoristas", sono abitanti di Cuxuljá, Campo Virgen e Abasolo (municipio ufficiale Ocosingo). In precedenza avevano già occupato il podere Gracias a Dios "e Marcos López Gómez lo vendette". Quello della Orcao ci hanno sottratto altri lotti". Sono le stesse persone che nel 2000 hanno tentato di bruciare il negozio collettivo di zona a Cuxuljá, all'incrocio Altamirano-San Cristobal-Ocosingo. "Adesso vogliono toglierci la nostra terra", aggiunge la JBG.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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