La Jornada - Lunedì 29 dicembre 2008
Gli zapatisti si mobilitano nella zona archeologica di Palenque: chiedono di amministrare le rovine ed il parco
Ángeles Mariscal

Tuxtla Gutiérrez, Chis., 28 dicembre - Indigeni membri dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), abitanti del municipio autonomo Roberto Barrios, all'alba di domenica si sono mobilitati nella zona archeologica di Palenque per chiedere di assumere l'amministrazione delle rovine e del parco nazionale che circonda i monumenti archeologici.

Personale della Commissione Nazionale per le Aree Naturali Protette (Conanp), e dell'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) ha comunicato che all'una circa della notte di domenica, indigeni del villaggio El Naranjo e di altre comunità vicine alle rovine maya hanno raggiunto il sito ma non sono arrivati ai piedi delle piramidi di Palenque.

Le fonti consultate affermano che gli indigeni che hanno realizzato l'incursione sono militanti dell'EZLN, originari del municipio autonomo Roberto Barrios. Sono arrivati a bordo di quattro camioncini ed alcuni avevano il volto coperto da passamontagna.

Gli indigeni hanno tracciato delle scritte sui muri esterni del museo del luogo e di altre costruzioni dell'area degli uffici amministrativi. "Le scritte dicevano che venga affidata a loro l'amministrazione della zona archeologica e del parco nazionale", hanno riferito gli impiegati dell'INAH.

Gli indigeni sono rimasti sul posto un paio d'ore e poi si sono ritirati pacificamente. Dopo che se ne sono andati, il personale della Conanp, dell'INAH e del governo del Chiapas hanno coperto le scritte con della vernice ed hanno installato una discreta vigilanza.

In precedenza le scritte erano state fotografate e in alcune si possono leggere frasi del tipo "la patria non si vende", "a morte il sistema capitalista" e "viva l'EZLN".

La manifestazione di questa notte avviene nel contesto del movimento di alcune comunità indigene del Chiapas che abitano vicino a zone archeologiche e parchi nazionali, per chiedere che sia affidata loro l'amministrazione di quei posti, perché secondo l'articolo 169 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), questi luoghi appartengono agli abitanti ancestrali di questi siti.

Solo alla fine del settembre scorso, indigeni di villaggi vicini alla zona archeologica di Chincultik, e del Parco Nazionale dei Laghi di Montebello, avevano occupato le strutture delle due località.

In quell'occasione dirigenti dell'INAH e della Conanp denunciarono i gruppi invasori e chiesero il loro sgombero, e questo avvenne con un operativo poliziesco violento che lasciò un saldo di sei indigeni morti e più di 20 feriti.

Per questo fatto la Commissione dei Diritti Umani del Chiapas lo scorso 26 dicembre ha emesso una raccomandazione alla Segreteria di Sicurezza e Protezione Civica ed al Ministero di Giustizia, in cui denuncia le violazioni alle garanzie individuali a danno degli abitanti della comunità Miguel Hidalgo, dove abitano alcune delle persone che occuparono Chincultik.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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