La Jornada – Lunedì 28 gennaio 2008
Basi di appoggio dell’EZLN denunciano gli abusi perpetrati da “priisti-perredisti
Indigeni di Zinacantán derubati della sorgente si scontrano con l’indifferenza ufficiale
La regione soffre di una drammatica scarsità d’acqua in questo periodo dell’anno in cui non piove - La giunta di buon governo denuncia la complicità delle autorità contro la comunità di Sok’on - Denuncia i funzionari “responsabili di questa ingiustizia e di quello che può succedere
Hermann Bellinghausen - Inviato

San Cristóbal de las Casas, Chis., 27 gennaio - La situazione di conflitto che opprime da sei anni le basi di appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) nel municipio di Zinacantán non si è risolta per la continua indifferenza delle autorità statali dei governi attuale e precedente, che ha permesso che i cacicchi della prospera comunità di Nachig, prima priista ed ora perredista, continuino a derubare impunemente dell'acqua gli indigeni.

La giunta di buon governo (JBG) Corazón Céntrico de los Zapatistas Delante del Mundo, dal caracol di Oventic ha diffuso una dettagliata relazione in cui sottolinea la complicità del governo statale e la collusione diretta del municipio zinacanteco contro gli indigeni in resistenza della comunità Sok'on, colpita dal furto dell'acqua. In questa epoca dell'anno, quando non piove, la scarsità della risorsa è drammatica.

Dal 2002, riferisce la JBG, gli ora perredisti di Nachig tengono sotto il loro controllo un appezzamento in cui si trova l'unica sorgente d'acqua delle 42 persone che vivono a Sok'on.

"Quell'anno, circa 600 priisti-perredisti, guidati da José Hernández Pérez, Mariano Pérez de La Cruz, Mariano Sánchez Pérez, Martín Santiz Pérez e con la consulenza di José Pérez Conde, che ha sempre promosso la divisione e la violenza a Zinacantán, sono arrivati a Sok'on e con la violenza hanno tagliato e rubato le tubature attraverso cui l'acqua arriva nelle case delle famiglie".

La sorgente si trova in un terreno di proprietà della comunità, "per questo da sempre è stata la sua unica fonte di approvvigionamento, mentre la gente di Nachig, che si trova ad un chilometro e mezzo dalla sorgente, ha almeno sette sorgenti, quindi è un abuso dei cacicchi di Nachig privare dell'acqua Sok'on".

Gli abitanti "con lettere e personalmente" hanno chiesto a tutte le istanze governative che gli fosse restituita: al governatore, alla Procura Agraria, alla Segreteria dei Popoli Indios, al Consiglio Statale per l'Acqua ed il Risanamento, alla Commissione Nazionale dell'Acqua, alla Commissione Interistituzionale di Seguimento della Problematica di Zinacantán, alla Commissione Statale dei Diritti Umani, alla presidenza municipale di Zinacantán, all'Ufficio di Riconciliazione delle Comunità in Conflitto,alla Procura di Giustizia Indigena, al Congresso dello stato ed alla Presidenza della Repubblica, senza avere nessuna risposta.

Nel 2006 gli abitanti tzotziles di Sok'on decisero di ripristinare il collegamento idrico ma la cosa provocò la collera dei cacicchi che lo tagliarono nuovamente, rubarono la tubatura privarono della libertà un abitante di Sok'on, obbligandolo a pagare una multa di 2.000 pesos.

Davanti all'abuso dei cacicchi "priisti-perredisti" ed alla "mancanza di attenzione delle istanze del malgoverno, gli abitanti di Sok'on si sono resi conto delle ingiustizie del sistema di governo e che i perredisti agiscono come i priisti perché sono uguali; che i governi municipale e statale perredisti favoriscono ed appoggiano solo quelli del loro stesso partito per garantirsi i loro voti e mantenersi al potere; si sono resi conto che l'unica cosa che resta loro è lottare in maniera organizzata per i loro diritti, per questo si sono avvicinati a noi zapatisti ed hanno preso la decisione di lottare al nostro fianco".

Lotta alla maniera zapatista

Da allora gli abitanti di Sok'on "hanno intrapreso la loro lotta alla maniera zapatista e con l'accompagnamento della JBG" hanno realizzato diverse azioni. Il 28 aprile 2006 la JBG ha chiesto al Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas (CDHFBC) "di chiedere al malgoverno di ordinare alla sua gente di Nachig di restituire la terra e la sorgente d'acqua ai legittimi proprietari, gli abitanti di Sok'on, ora basi di appoggio del nostro EZLN".

Il CDHFBC informò i seguenti funzionari: Mariano López Pérez, pubblico ministero indigeno di giustizia; Mariano Herrán Salvatti, ex procuratore generale di giustizia; Roger Grajales González, ex segretario generale dello stato; Antonio de La Cruz Jiménez, ex sindaco di Zinacantán; Juan Vázquez López, ex sottosegretario di Governo zona Altos José Antonio Morales Messner, attuale segretario di Governo ed il mandatario Juan Sabines Guerrero.

"Non abbiamo mai ricevuto risposta né è stata ripristinata la fornitura di acqua. Il malgoverno non ha mosso un dito per risolvere questo problema, ma tutti loro sono informati e sono responsabili di questa ingiustizia e di quello che potrebbe succedere d'ora in avanti", avverte la giunta zapatista degli Altos.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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