La Jornada – Lunedì 26 maggio 2008
Membri della commissione visiteranno oggi i cinque caracoles zapatisti
Le azioni di polizia e militari in Chiapas preoccupano la CCIODH
Elio Henríquez
San Cristóbal de las Casas, Chis., 25 maggio - La Commissione Civile Internazionale di Osservazione dei Diritti Umani (CCIODH) ha espresso la sua “profonda preoccupazione” per le incursioni di polizia e militari nelle comunità nel nord del Chiapas e per lo scontro avvenuto tra indigeni priisti e zapatisti della comunità di Morelia, municipio di Altamirano.
Ignacio García, uno dei rappresentanti dell’organizzazione, ha detto che “fino a che non saranno risolte le cause più profonde del conflitto, persisteranno fatti come questi”.
Presentando in questa città la relazione sulla situazione dei diritti umani in Chiapas, Oaxaca e San Salvador Atenco, risultato della sua precedente visita all'inizio di questo anno, García ha comunicato che questo lunedì i membri della CCIODH si recheranno nei cinque caracoles zapatisti per incontrare i componenti delle giunte di buon governo, per consegnare una copia del documento e conoscere la situazione nelle comunità ribelli.
Ha aggiunto che questo lunedì alcuni rappresentanti dell'organizzazione incontreranno il governatore del Chiapas, Juan Sabines Guerrero, al quale esprimeranno la loro preoccupazione per la situazione nelle comunità dello stato, in particolare nel caso di Morelia, sede uno dei caracoles zapatisti.
"In pochi giorni ci sono stati diversi gravi incidenti di cui siamo venuti a conoscenza. Sono di dominio pubblico l'incursione a San Jerónimo Tulijá (a Chilón), i movimenti militari nella zona nord, e sembra che il più grave sia quello di Morelia, dove c'è stata un'aggressione che ha lasciato diversi feriti e c'è lo stato di allarme nella comunità e nel caracol", ha dichiarato García.
"Come commissione ci preoccupa questo stato di allarme in un momento in cui, secondo le dichiarazioni del governo, c'è stata disponibilità al dialogo per risolvere questi conflitti, ma ci imbattiamo in diversi incidenti", ha affermato. Ha ribadito che la CCIODH "manifesta seria preoccupazione e spera che la sua presenza possa aiutare a che questi fatti non accadano più; questo è il nostro desiderio".
Ignacio García ha ricordato che dalla sua prima visita, 10 anni fa, la commissione "continua a dire che persistono le cause del conflitto, che i problemi sono sempre lì, che non si affrontano in profondità e purtroppo si stanno presentando conflitti tra l'autonomia, tra le istituzioni, tra i progetti, tra i gruppi legati ad interessi politici locali, i paramilitari ed altri fattori che credano situazioni come queste".
Ha precisato che l'organizzazione è anche preoccupata per la denuncia che alcuni giorni fa ha fatto l'organizzazione civile Las Abejas, secondo cui il pubblico ministero per il caso Acteal, Noé Maza Albores, li ha minacciati di arresto se continuano a denunciare che non si è fatta giustizia.
(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)
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