La Jornada – Lunedì 25 febbraio 2008
Samuel Ruiz: "Resistete all’offensiva privatizzatrice"
Inizia in Chiapas l’incontro indigeno in difesa del territorio

ELIO HENRÍQUEZ

Betania, Ocosingo, Chiapas, 24 febbraio - Centinaia di uomini e donne hanno dato avvio oggi all'incontro di organizzazioni e comunità indigene a difesa del territorio, della cultura e delle risorse naturali della selva Lacandona in questo ejido situato nelle vallate di Ocosingo.

Con appelli ad unirsi per difendere la terra hanno aperto la manifestazione: "Dobbiamo difendere la terra perché è nostra madre, è un'eredità di Dio", ha affermato l'indigena Cristina Mena López, una delle partecipante che ha strappato i più calorosi applausi durante la prima giornata. "Se vendete la terra presto il denaro finirà, ma se la conserverete potrete vivere centinaia di anni con i vostri figli, nipoti, le vostre galline, maiali e bestiame", ha spiegato alle nuove generazioni.

In un messaggio video registrato il vescovo emerito di San Cristobal, Samuel Ruiz García, ha spiegato che si sta sviluppando su scala nazionale "una politica di privatizzazione delle risorse naturali, utilizzando diversi modi e mezzi, incluso l'acquisto di persone e la divisione delle comunità". Ha detto che nonostante sembri che non si possa opporre nulla a questa politica, "in realtà è nelle nostre mani il potere di affrontarla".

Nello stesso senso ed attraverso lo stesso mezzo si è espresso il vescovo di Saltillo, Raúl Vera López, che ha esortato gli indigeni: "Non arrendetevi, che nessuno si metta al servizio dei poteri che vogliono impadronirsi delle vostre risorse con false promesse, facendovi grandi offerte".

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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