La Jornada on line - 24/07/2008 15:48
Liberati sette detenuti politici in Chiapas: ne mancano ancora otto
Grazie alle mobilitazioni il governo ha rivisto i casi e verificato la loro innocenza
Hermann Bellinghausen

México, DF - Sette “detenuti politici” sono stati scarcerati da due penitenziari del Chiapas dopo “aver dimostrato la loro innocenza”. Con questa liberazione sono ancora otto le persone “ingiustamente detenute”, come ha rivelato questo giovedì il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas.

Informando dell’evento, il Centro Fray Bartolomé ha precisato che i rilasciati appartenenti a La Voz de Los Llanos ed alla Voz del Amate avevano partecipato a scioperi della fame senza ottenere la liberazione “perchè il governo dello stato sosteneva che non potevano dimostrare la loro innocenza”.

Si tratta di Miguel Díaz López, Juan Díaz López e Antonio Díaz Pérez, membri di La Voz de Los Llanos, reclusi nel Centro Statale di Reinserimento Sociale (CRSS) numero 5, di San Cristóbal de Las Casas.

Inoltre, Jesús López López, Julio César Pérez Ruiz e María Delia Pérez Arizmendi di La Voz del Amate, reclusi nel CRSS 14 di Cintalapa.

A Chiapa de Corzo è stato rilasciato Víctor Manuel Escobar Pineda, aderente all’Altra Campagna, arrestato lo scorso 22 luglio nella comunità di Cruztón, Venustiano Carranza, accusato dell’aggressione ad un agente del Pubblico Ministero.

“Grazie alla mobilitazione dei detenuti ed ex detenuti, dei loro familiari, della gente della diocesi di San Cristóbal, dell’Altra Campagna, del vescovo Samuel Ruiz García e del Centro dei Diritti Umani, il governo dello stato ha accettato di rivedere i casi, dopodiché è stata dimostrata la loro innocenza”.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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