Ultime da La Jornada 22/12/2008 20:57
Divisi commemorano l’11° anniversario del massacro di Acteal
Elio Henríquez

Acteal, Chis. - Con la richiesta di fare giustizia affinché il crimine non rimanga nell'impunità, alcune migliaia di persone hanno commemorato questo lunedì l'11° anniversario dell'assassinio di 45 indigeni, perpetrato da paramilitari priisti il 22 dicembre 1997 in questa comunità del municipio di Chenalhó.

"Il sangue versato ad Acteal reclama giustizia", ha riassunto il vescovo ausiliare di San Cristóbal de las Casas, Enrique Díaz Díaz.

"Qui si è versato sangue per giustizia e pace, e la nostra celebrazione non è folclore né mero ricordo ma è un impegno per la pace", ha aggiunto.

L'11° anniversario del massacro è stato commemorato nel mezzo della più forte divisione interna presente nell'organizzazione civile Las Abejas - alla quale apparteneva i 45 tzotziles - dal massacro.

"Il governo non si è accontentato di farci tacere con le armi ed ora vuole farlo seminando la divisione e la menzogna", ha affermato in un comunicato letto durante la cerimonia, alla quale hanno partecipato i vescovi di San Cristóbal, Felipe Arizmendi Esquivel, Samuel Ruiz García e Díaz Díaz.

Inoltre, per la prima volta dal crimine, questo 22 dicembre non hanno partecipato alla messa ad Acteal i sopravvissuti e familiari di alcune delle vittime, perché insieme ad ex dirigenti di Las Abejas hanno formato un'altra organizzazione.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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