La Jornada - 20 ottobre 2008
Un ex viceprocuratore fornisce consulenza alla Opddic, rivela il Centro Fray Bartolomé
Le autorità del Chiapas proteggono i paramilitari che aggrediscono gli zapatisti
Identificati gli uomini che hanno aggredito il bambino Carmelino Navarro nel municipio di Chilón
HERMANN BELLINGHAUSEN

San Cristóbal de las Casas, Chis. 19 ottobre - L'attacco con machete al bambino Carmelino Navarro Jiménez a Ba'yulubmax, municipio ufficiale di Chilón, lo scorso 10 ottobre, è il risultato dell'impunità in cui operano oggi gruppi civili considerati paramilitari, come l'Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic). Si tratta del terzo tentativo di omicidio contro gli zapatisti di quella comunità da parte, tra altri, di Juan Navarro Aguilar, José Navarro Deara e José Manuel Navarro Gómez, dirigenti della Opddic locale.

Nonostante si è sempre dimostrata la loro posizione di aggressori, le autorità giudiziali li favoriscono cercando di perseguire penalmente le vittime. "L'impunità dei membri della Opddic è sostenuta dalle autorità statali", sostiene il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas (CDHFBC) in un’ampia analisi sulla violenza a Ba’yulubmax.

Le autorità autonome zapatiste del municipio Olga Isabel è da un anno che denunciano che quei membri della Opddic perseguivano una "strategia legale" per incolpare sistematicamente gli autonomi. Questa ha ricevuto la consulenza, come rivela ora il CDHFBC, di David Gómez Hernández, avvocato "con un passato oscuro, poiché essendo viceprocuratore di Giustizia Indigena fu denunciato e sanzionato amministrativamente per aver coordinato ed ordinato azioni per la sottrazione di prove nel luogo dove avvenne il massacro di Acteal, Chenalhó".

Il notevole supporto del dott. Gómez Hernández alla Opddic ed al suo operato risulta coerente con altre sue attività, chiaramente contrainsurgentes, come essere stato il "consulente" della Segreteria allo Sviluppo Sociale panista "per entrare nel territorio del municipio autonomo di Polhó creando divisioni nella comunità con l'assegnazione di aiuti economici e produttivi", secondo la stessa analisi.

Juan Navarro Aguilar, uno degli agressori di Carmelino, è stato uno degli organizzatori dell’aggressione, il 10 agosto 2007, a Leonardo Navarro Jiménez, il quale risultò ferito gravemente da 6 colpi calibro 22. È dimostrato che Navarro Aguilar sparò contro di lui. La giunta di buon governo (JBG) di Morelia denunciò allora che Leonardo, base di appoggio dell'EZLN, "è stato raggiunto da una pallottola nella gamba destra, un'altra nel fianco sinistro ed un'altra nel labbro superiore, sotto il naso".

Il figlio di Leonardo, Juan Navarro Jiménez, accorse in suo aiuto e fu colpito da uno sparo alla spalla destra "e quasi contemporaneamente da un colpo di machete alla tempia destra", dettagliava la JBG. Gli aggressori accusarono i feriti dell'attacco, ma constatata la loro colpevolezza le autorità giudiziarie si videro obbligate ad emettere 13 mandati di cattura contro i membri della Opddic.

Questo "per le irrefutabili prove dell'aggressione ed in seguito al procedimento penale dell'istruttoria 112/2007", documenta il CDHFBC. "A dispetto della gravità dell'aggressione armata contro le basi zapatiste, il Pubblico Ministero si astenne dall'eseguire l'operativo che meritava la situazione a Ba'yulubmax" e fermò solo quattro persone, lasciandone nove impuniti, "tra i quali si trovavano i leader del gruppo armato". Nonostante le prove, "in maniera inefficiente la procura non fondò né motivò i suoi provvedimenti nell'indagine preliminare". Questo permise ai membri della Opddic di presentare ricorso.

Gli aggressori, aggiunge il CDHFBC, "vedendo che il loro piano di liberare subito i detenuti non si concretizzava", con minacce e spari hanno tentato di convincere la famiglia zapatista a desistere dall'azione penale. Non riuscendoci hanno continuato con le aggressioni a Ba'yulubmax, "iniziando anche a minacciare e vessare le autorità del municipio autonomo Olga Isabel", a cinque chilometri dalla comunità.

"In questa cornice di disperazione dei membri della Opddic", sottolinea l'analisi, il 10 ottobre si è consumata l'aggressione contro il bambino Carmelino Navarro Jiménez”.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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