INCURSIONE DI POLIZIOTTI E CIVILI NELLE TERRE DI CRUZTON, MUNICIPIO VENUSTIANO CARRANZA
Funzionari del Governo del Chiapas ammettono l’azione di polizia -
Gli abitanti di Cruztón respingono l’azione della polizia a difesa della loro terra
Il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas, AC, è venuto a conoscenza che ieri, martedì 18 giugno, alle ore 15.30 circa, 70 elementi della Polizia Statale Preventiva (PEP), appoggiati da 30 persone in abiti civili riconosciuti come abitanti dell'ejido San José Cerro Grande I, accompagnati dal Funzionario del Pubblico Ministero di Venustiano Carranza e da Limberg de Jesús Capito Juárez, Delegato di Governo a Venustiano Carranza, in compagnia del suo Segretario Rafael Méndez Coutiño, sono entrati con 4 camioncini della PEP, 3 veicoli di tre tonnellate e 8 cavalli, nella tenuta contesa con gli abitanti di Cruztón.
Nella tenuta si trovavano alcuni abitanti di Cruztón che lavoravano la terra che dicono che i poliziotti ed i civili hanno tagliato la rete che protegge il podere e gridavano loro che erano circondati e che li avrebbero presi.. Gli abitanti di Cruztón, a difesa della loro terra, che appartiene loro legittimamente, si sono opposti all’azione della polizia respingendo i poliziotti senza arrivare ad atti di violenza.
Secondo i funzionari del Governo dello Stado del Chiapas che si trovavano sul posto, hanno dichiarato che l’operativo della polizia era per restituire la terra a coloro che posseggono i titoli legali di proprietà.
A questo Centro dei Diritti Umani preocuppano le minacce, le vessazioni e i mandati di cattura contro gli abitanti di Cruztón, e le incursioni di civili e poliziotti nelle terre di questa comunità e chiede alle autorità dello Stato del Chiapas che si privilegi il dialogo ed il negoziato per la soluzione di questo conflitto, evitando sempre atti di violenza e l’uso sproporzionato o indebito della forza pubblica
Precedenti
La comunità di Cruztón, si trova nel municipio di Venustiano Carranza, Chiapas ed è membro dell’Altra Campagna, aderente alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona. Gli abitanti di questa comunità difendono la loro terra sostenendo legittimamente il diritto di proprietà e possesso per essere la terza generazione ad abitare in questa comunità ed a lavorare queste terre, poiché i loro antenati e molti degli attuali adulti ed anziani sono stati peones acasillados e poi proprietari, poiché il padrone della proprietà gliela consegnò come indennità; tuttavia, questi la vendette anche al Governo del Chiapas che a sua volta la consegnò ad un gruppo di contadini dell'Organizzazione Campesina Emiliano Zapata - Coordinamento Nazionale Plan de Ayala (OCEZ-CNPA), dando come risultato lo scontro ora esistente tra i due gruppi di contadini ed un conflitto tra legalità e legittimità.
Nell'aprile scorso questo Centro dei Diritti Umani ha denunciato che circa 500 elementi di polizia e civili armati erano entrati a Cruztón, sembra per eseguire mandati di cattura contro abitanti di questa comunità, accusati di usurpazione. Il Governo dello Stato del Chiapas ha negato il suo coinvolgimento in questo operativo, ed ha pregiudicato irresponsabilmente la testimonianza delle vittime non svolgendo un'indagine efficace ed imparziale di quanto successo.
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(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)
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