La Jornada – Mercoledì 16 luglio 2008
Esortano alla mobilitazione internazionale a difesa dell’EZLN di fronte ai tamburi di guerra
Oltre 200 collettivi di diverse parti del mondo chiedono di cessare le aggressioni contro gli zapatisti

HERMANN BELLINGHAUSEN

In una dichiarazione nazionale dell'Altra Campagna, più di 200 collettivi ed organizzazioni denunciano che la nuova offensiva contro le comunità zapatiste "ancora una volta è articolate tra gruppi paramilitari, Esercito federale, diversi corpi di polizia e governo dello stato del Chiapas, così come col governo federale. È una strategia politico-militare che vuole isolare lo zapatismo".

Firmato anche da gruppi civili di diversi paesi, il pronunciamento sottolinea: "Complice di questa strategia è il silenzio dei mezzi di comunicazione e di tutti quelli che tacciono di fronte alla repressione che subiscono i nostri fratelli zapatisti. Noi non tacciamo. Esigiamo che si fermi immediatamente questa offensiva contro il progetto zapatista che rappresenta un'alternativa mondiale per i popoli".

Organizzazioni, collettivi, movimenti, reti, comunità, villaggi, famiglie e persone aderenti o simpatizzanti della Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona, donne, uomini, bambini, bambine ed anziani di tutto il paese dichiarano: "Da quasi un anno sono aumentate le vessazioni, provocazioni, repressione, militarizzazione ed aggressioni contro le comunità indigene zapatiste. L'incursione militare dello scorso 4 giugno è solo il segno più visibile di una strategia che vuole attaccare la base sociale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale ed il cuore dell'autonomia indigena: la terra ed il territorio. Condanniamo e respingiamo queste azioni e chiediamo che siano fermate immediatamente".

Nelle giunte di buon governo e nei municipi autonomi ribelli zapatisti si costruisce la degna autonomia che riconosciamo come una delle più importanti alternative per l'umanità". Affermano che si uniscono "al processo di gemellaggio e difesa dell'autonomia zapatista che oggi vive un rischio crescente con questa nuova offensiva di violenza".

Chiedono ai governi federale e statale di "fermare le azioni di violenza contro le comunità". Alle basi di appoggio zapatiste, municipi autonomi e giunte di buon governo, così come allo stesso EZLN, dicono: "Non siete soli, siamo con voi".

Infine, i collettivi, organizzazioni, famiglie, comunità ed individui dell'Altra Campagna di 27 stati della Repubblica, appoggiati da gruppi di Germania, Argentina, Stato Spagnolo, Euskal Herria, Stati Uniti, Svezia ed Uruguay, dichiarano: "È l'ora della mobilitazione e dell'organizzazione a difesa e sostegno dell'EZLN. Di fronte ai tamburi di guerra è necessario organizzare la risposta civile e pacifica da tutti gli angoli del paese".

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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