Alla società civile internazionale
Agli aderenti alla Sesta Dichiarazione della della Selva Lacandona e alla Zezta Internacional
Ai mezzi di comunicazione internazionali
Alle Giunte del Buon Governo, Municipi Autonomi. Comunità e Basi di Appoggio Zapatiste
All' EZLN
Alla Otra Campaña messicanaRiunit* in Grecia, organizzazioni, collettivi e persone a livello individuale della Otra Europa in lotta che sta cercando percorsi di solidarietà tra i popoli,
DICHIARIAMO CHE:
1 - Le e gli zapatisti non sono sole/i e confermiamo il nostro impegno di rimanere allerta e denunciare le gravi violazioni dei diritti individuali e collettivi che sta avvenendo in Chiapas e in tutto il Messico.
2 - Risponderemo oggi e in futuro a tutte e ognuna delle aggressioni del governo, militari e paramilitari contro l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, le sue basi d'appoggio, gli aderenti alla Otra Campaña messicana.
3 - Continueremo insieme alle nazioni, popoli e tribu indigene che sono in resistenza e costruiscono la loro autonomia.
DENUNCIAMO:
1 - La fraudolenta violazione degli Accordi di San Andrés da parte del governo messicano, così come la continua esclusione sociale ed economica delle e degli indigeni che li condanna a condizioni di vita i estrema povertà alimentare, sanitaria e culturale.
2 - L'allarmante incremento dell'offensiva contro il movimento zapatista nel sudest messicano, evidenziata all'aumento delle attività di controinsorgenza e la riattivazione di gruppi paramilitari.
3 - Le gravissime ed intollerabili aggressioni commesse da parte dei paramilitari contro le e gli osservator* dei diritti umani, di cui dichiariamo responsabili Felipe Calderón Hinojosa, Presidente della República mexicana e Juan Sabines Guerrero, governatore dello stato del Chiapas.
ESIGIAMO:
1 - Il rispetto allo sviluppo e alla libera determinazione delle nazioni, popoli e tribu indigene.
2 - La fine degli sgomberi delle terre recuperate, aggressioni e attacchi del governo, della polizia, di militari e paramilitari contro le comunità indigene in resistenza.
3 - La fine delle impunità in cui hanno operato questi gruppi paramilitari e i loro mandanti.
4 - Il ritiro immediato delle postazioni militari dal territorio indigeno e zapatista.
5 - La fine della repressione contro tutti i movimenti sociali messicani e della Otra Campaña messicana.
6 - La liberazione incondizionata di tutte e tutti i prigionieri politici in Messico e la cancellazione degli ordini di cattura ancora pendenti così come la ricomparsa in vita delle e dei desaparecid@s e il ritorno ai propri luoghi degli sgomberati.
ANNUNCIAMO:
1 - Il nostro camminare insieme alla Campagna Europea di Solidarietà per l'Autonomia zapatista e contro la guerra in Chiapas.
2 - La realizzazione di una carovana in appoggio dell'autonomia delle comunità zapatiste, come spazio per la condivisione di resistenze e lotte che costruiscano un sogno di speranza dalla Otra Europa anticapitalista all'Otro Messico in basso e a sinistra, che inizierà il suo cammino il 27 di luglio a Città del Messico per concludersi il 12 agosto in territorio zapatista.
3 - Lanciamo un appello alla società civile internazionale, alle sue lotte e resistenze anti-neoliberiste ad unirsi alla Carovana e al resto delle iniziative che partiranno da questa campagna.
Per terminare, vogliamo denunciare le autorità migratorie del Regno Unito, che hanno negato l'ingresso nel paese a Juan Haro, del Moviment for Justice in el Barrio, del East Harlem di New York, aderente alla Sesta Dichirazione della Selva Lacandona e alla Otra Campaña, impegnato in una serie di incontri europei come parte della Campaña Internacional en Defensa de El Barrio.
Atene, 11 maggio 2008
Sole/i non possiamo, e in qualche modo non vale.
(tradotto dall'Ass.Ya Basta Milano!)
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