La Jornada – 10 maggio 2008
Contro la repressione in Chiapas, 30 delegazioni europee affermano: "non siete soli"
Inizia ad Atene l'incontro zapatista
La campagna nel vecchio continente insiste sulla liberazione di tutti i prigionieri politici
Hermann Bellinghausen

Ad Atene, in Grecia, è iniziato venerdì l'Incontro Europeo in Difesa ed in Lotta con i Popoli Zapatisti e L'Altra Campagna del Messico. Sono presenti una trentina di delegazioni, collettivi, reti, piattaforme, gruppi ed organizzazioni, di Germania, Danimarca, Stato Spagnolo (compresi Catalogna, Aragona e Paesi Baschi), Francia, Grecia, Italia, Norvegia e Svizzera. Dagli Stati Uniti è arrivato il Movimento per la Giustizia del quartiere di East Harlem, New York.

Si conta pure con l'appoggio di gruppi di Svezia, del Regno Unito, di Austria, Turchia e di tutti i gruppi che aderiscono alla Campagna Europea di Solidarietà con gli Zapatisti e Contro la Guerra in Chiapas che è nato in aprile rispondendo alle parole dette dal subcomandante Marcos in dicembre: "Noi che abbiamo fatto la guerra sappiamo riconoscere le strade attraverso le quali si prepara e si avvicina. I segnali di guerra all'orizzonte sono chiari. La guerra, la paura, ha quasi un odore. Ed ora si incomincia già a sentire il suo fetido odore sulle nostre terre".

Sono presenti pure rappresentanze del Congresso Nazionale Indigeno del Messico e della Commissione Civile Internazionale di Osservazione dei Diritti Umani. Dalla Francia sono arrivati i gruppi musicali Turtle Ramblers e Kochise, per un concerto insieme ai Pink Tank Project, della Grecia.

Da "l'Altra Europa, contraria al potere del denaro e della guerra", i partecipanti affermano, "con la stessa forza, convinzione ed intensità con cui l'abbiamo fatto in quel non tanto lontano 1994 e per il tradimento del febbraio 1995 da parte del governo messicano, come abbiamo fatto e continueremo a fare finché sarà necessario" che "gli zapatisti non sono soli".

Infatti, "in innumerabili occasioni durante questi anni, ci siamo ritrovati soli in questo mondo dove non c'è un angolo libero dalla guerra neoliberale".

Di fronte a questo "nuovo attacco che i popoli indigeni zapatisti subiscono da parte del governo messicano", la campagna europea si propone di attivarsi nei mesi che rimangono del 2008 con proteste, denunce ed atti di pressione riguardo alla realtà che si vive in Messico ed in Chiapas.

La loro campagna internazionale insiste nell'adempimento degli Accordi di San Andrés, per la libertà di tutti i prigionieri politici e nel rispetto dei diritti umani. Inoltre, si pronuncia "contro i conflitti che subiscono le genti ed i popoli del Messico, soprattutto indigeni", generati dai governi federale e statali "con poliziotti, militari e paramilitari" e pure "il complice silenzio dei mezzi di comunicazione nazionali ed internazionali, in connivenza con gli interessi del neoliberalismo".

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

logo

Indice delle Notizie dal Messico


home