La Jornada – Giovedì 10 aprile 2008
Corteo a Tuxtla per chiedere la liberazione di cinque campesinos
Ángeles Mariscal - Corrispondente

Venustiano Carranza, Chis., 9 aprile - Centinaia di contadini marciano per 100 chilometri da questo municipio fino a Tuxtla Gutiérrez per chiedere la liberazione di cinque contadini detenuti, a seguito di una disputa per la terra che data mezzo secolo e che ha provocato più di 30 omicidi.

Gli agricoltori di Venustiano Carranza hanno presentato delle prove secondo le quali quattro dei loro compagni furono accusati e condannati ingiustamente ad oltre 300 anni di prigione per la morte di contadini del gruppo avversario alla loro organizzazione, al quale reclamano il podere Multajiltic. Un altro fu arrestato per aver organizzato mobilitazioni in difesa dei suoi compagni.

Il 7 aprile un gruppo di uomini e donne della cosiddetta Casa del Pueblo della Organizzazione Campesina Emiliano Zapata (OCEZ) sono partiti dalle proprie comunità verso Tuxtla Gutiérrez per installare un presidio per chiedere la liberazione di Angel Hidalgo Espinosa, dei fratelli Mario, Enrique ed Alberto Coutiño Morales, e di José Arnulfo Díaz Vázquez.

I primi quattro sono stati arrestati nel febbraio del 2003, accusati dell'omicidio di otto contadini con i quali si disputavano il podere Multajiltic.

Secondo le prove presentate alla Commissione Nazionale dei Diritti Umani (CNDH), un bambino muto di 10 anni aveva identificato i colpevoli, anche se gli aggressori avevano il volto coperto.

"Noi abbiamo dimostrato che sono state commesse molte irregolarità nel processo, perché l'ex governatore Pablo Salazar Mendiguchía voleva fermare le nostre mobilitazioni", ha detto Natividad Vázquez, comunero della Casa del Pueblo.

L'agricoltore, portavoce del movimento, ha dichiarato che José Arnulfo Díaz fu arrestato mesi dopo i suoi quattro compagni, mentre guidava una manifestazione di protesta per gli arresti, perché allora era commissario dei beni comunali. E' stato accusato di attentato alle vie generali di comunicazione e condannato a 16 anni di prigione.

Angel Hidalgo ha ricevuto una condanna a 36 anni di prigione, ed i fratelli Coutiño accumulano in due 300 anni. Gli avvocati sono ricorsi in appello in entrambe le sentenze.

I dimostranti prevedono di raggiungere la capitale dello stato questo venerdì e di installare un presidio.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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