La Jornada – Mercoledì 9 luglio 2008
Si aggrava il conflitto per 100 ettari di terra
ELIO HENRÍQUEZ

San Cristóbal de las Casas, Chis., 8 luglio - Le autorità statali hanno chiesto l'applicazione di misure cautelari per evitare scontri tra indigeni basi di appoggio zapatiste e membri dell'Organizzazione Regionale di Coltivatori di Caffè di Ocosingo (Orcao) che si contendono 100 ettari di terra nel municipio autonomo Che Guevara.

Fonti governative spiegano che il conflitto si è aggravato lo scorso 21 giugno quando circa 40 indigeni basi di appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) si sono presentati sui terreni sembrerebbe per dire agli orcaisti che "o vi unite a noi o ve ne andate" dal podere.

Aggiungono che quel giorno gli zapatisti hanno costruito due capanne di legno che i membri della Orcao hanno distrutto quando gli zapatisti sono tornati alle loro case.

Secondo queste fonti, 23 famiglie zapatiste avevano preso possesso dei 100 ettari del podere Jetjá, municipio di Ocosingo, nel 1994, podere che apparteneva ai coloni priisti dell'ejido Nuevo Oxchuc.

Per evitare scontri il governo del Chiapas dieci anni fa ricollocò i priisti su terreni vicini alle rovine di Toniná. Anni dopo gli zapatisti si unirono alla Orcao e 16 famiglie abbandonarono il luogo. Le sette restanti vivono ancora nel podere e militano nello stesso raggruppamento.

"Queste sono le sette famiglie alle quali gli zapatisti hanno chiesto di unirsi a loro o di lasciare il terreno", dichiara la fonte, confermando che la controversia ha creato una situazione di tensione nella zona.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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