La Jornada On Line - 06/04/2008 20:21
INTERROTTO LO SCIOPERO DELLA FAME IN ATTESA DELLA REVISIONE DEI CASI

San Cristóbal de las Casas, Chis - Familiari e simpatizzanti degli indigeni che erano in sciopero della fame in diverse prigioni del Chiapas, hanno interrotto la protesta nell'attesa che il governo riveda i loro casi ed ottengano la loro liberazione.

In risposta alla sollecitazione (qui allegata) inviata sabato scorso dal vescovo emerito Samuel Ruiz García di desistere dal digiuno per evitare danni irreversibili alla salute, gli indigeni hanno annunciato in un comunicato la decisione di sospendere la protesta.

I componenti delle organizzazioni La Voz del Amate, aderenti all’Altra Campagna dell’EZLN e del Grupo Zapatista, hanno ringraziato la comunità locale, nazionale ed internazionale per l'appoggio fornito loro nei 41 giorni trascorsi.

Riconoscono che la loro protesta ha dato i primi frutti, perché nei giorni scorsi diversi indigeni sono stati liberati "grazie a questo sciopero".

I familiari degli indigeni in presidio davanti al palazzo del governo hanno dato l'annuncio dicendo di aspettare a breve termine che si concretizzi l'offerta di rivedere i procedimenti.

In un’intervista in questa città, il vescovo Felipe Arizmendi Esquivel ha appoggiato la petizione ed ha chiesto al governo di rivedere i casi dei 13 indigeni che avevano lanciato la protesta e di quelli ancora pendenti.

Lo scorso 12 febbraio, l'indigeno Sacario Hernández Hernández aveva iniziato lo sciopero della fame per chiederee la sua liberazione, lo scorso 18 marzo è stato scarcerato e lunedì 31 il governo chiapaneco ne ha rilasciati altri, mentre restavano in sciopero 13 indigeni che ora hanno interrotto il digiuno.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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