La Jornada – Sabato 5 luglio 2008
Si prepara lo sgombero degli zapatisti dalla riserva ecologica di Huitepec
Il sindaco Díaz Ochoa pensa di contare sul sostegno federale - Il governo statale tenta di sganciarsi dai piani di realizzazione dell’operativo
Hermann Bellinghausen - Inviato

San Cristóbal de las Casas, Chis. 4 luglio - Secondo una fonte certa del governo statale, che però ha chiesto l'anonimato, il presidente municipale di questa città, Mariano Alberto Díaz Ochoa, starebbe preparando, col sostegno federale, lo "sgombero" della riserva ecologica zapatista sulle alture del monte Huitepec. All'eventuale operativo potrebbero partecipare l'Esercito, le procure federali, oltre alla polizia municipale, aggiunge la fonte.

Non è solo una voce. Lo stesso sindaco ha annunciato lo sgombero nella riunione del consiglio comunale lo scorso 23 giugno, alla presenza di alcuni abitanti della comunità Alcanfores (serviti da ariete apripista nella campagna di contrainsurgencia nell'area, attraverso reclami infondati sulle terre riservate e custodite dal 2007 dalle basi di appoggio zapatiste della regione tzotzil, a sostegno della comunità Huitepec Ocotal (Seconda Sezione).

Adducendo "ordini" del governo federale, Díaz Ochoa ha affermato che sgombererà "l'accampamento (zapatista) fino a lasciarlo pulito", ed ha ribadito il suo "impegno" (fissato l'anno scorso durante la campagna per la sua rielezione a sindaco) di cacciare gli zapatisti. Tutte le persone presenti alla riunione hanno applaudito all'annuncio.

Secondo le informazioni raccolte, Díaz Ochoa si sarebbe recato alla Segreteria di Governo, a Città del Messico, per predisporre l'operativo. Sembra sarebbe tornato nel suo municipio con il via libera all'operazione.

Sebbene il governo statale sostiene l'impegno assunto pubblicamente di non sgomberare la riserva zapatista di Huitepec, sconfessando recentemente i piani di Díaz Ochoa, in questa occasione non è intervenuto.

Il 12 marzo scorso, il governatore Juan Sabines Guerrero pubblicò su questo giornale una lettera aperta "alle Giunte di Buon Governo dell'EZLN", alle quali si rivolgeva "rispettosamente". Riassumeva una decina di azioni ed impegni presi dalla sua amministrazione, e la numero uno diceva: "Abbiamo dichiarato pubblicamente, e così sarà, che non permetteremo nessuno sgombe su proprietà occupate dagli zapatisti prima del 2007, ed in particolare dalla riserva ecologica El Huitepec". In diverse occasioni Sabines ha ribadito questa posizione.

Come annunciato un anno da, il 13 marzo 2007, l'EZLN stabilì la nuova riserva alla quale è seguito un decreto del governo chiapaneco che, a sua volta, creava un'area protetta nello stesso spazio di 102 ettari che le basi autonome preservano come progetto collettivo e regionale, con il sostegno dell'altra campagna della regione e nazionale.

Sulla base del suo impegno politico, il governo di Sabines non ha intrapreso azioni.

Bisogna però ricordare che il decreto del marzo 2007 delega l'area riservata al governo municipale di San Cristóbal de las Casas.

Altre fonti consultate confermano che, davanti alle intenzioni esplicitate dal sindaco coleto, all'interno del governo statale esisterebbero interessi a dissociarsi da questi piani di sgombero. Ma entro certi limiti, perché se arrivassero ordini federali, il governo chiapaneco dovrà partecipare alle eventuali azioni di forza.

La giunta di buon governo (JBG) di Oventic sotto la cui giurisdizione si trova la riserva di Huitepec, e che l'ha appoggiata fin dalla sua creazione più di un anno fa, non si è ancora pronunciata sull'attuale congiuntura. Tuttavia, si può affermare che nei giorni scorsi le guardie composte dalle basi di appoggio dell'EZLN sull'Huitepec sono state rinforzate con indigeni di tutti i municipi autonomi degli Altos.

Secondo la citata fonte governativa, questa settimana il presidente municipale di San Cristóbal aveva in programma una riunione col segretario di Governo, Jorge Antonio Morales Messner, Jaime Ramírez Maza ed un rappresentante del governatore Sabines per trattare il tema e sollecitare il suo "appoggio" nell'operazione. Non si è avuto conferma dell'avvenuta riunione.

Il sindaco Díaz Ochoa, di estrazione priista, la settimana scorsa ostentava che lo sgombero sarebbe potuto avvenire nei primi giorni di luglio. Aveva già minacciato qualcosa del genere a gennaio di questo anno, assumendo la carica di sindaco per la seconda volta in questo municipio che spesso sembra una sua proprietà.

Inoltre, secondo la stessa fonte, all'interno del governo dello stato sarebbero ritenute "provocazioni" le recenti incursioni militari a La Garrucha e San Jerónimo Tulijá, dalle quali il governo ha tentato di sganciarsi nonostante la sua partecipazione. In relazione al caracol di Morelia, aggredito a maggio, il presidente municipale di Altamirano avrebbe detto di "aver ricevuto l'ordine dal governo federale" di sgomberare il caracol con la partecipazione di "aeroplani ed elicotteri". Questo, nonostante il governo chiapaneco avesse indennizzato i priisti dell'ejido di Morelia che cinque settimane fa avevano minacciato di distruggere il caracol.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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