La Jornada – Martedì 3 giugno 2008
Donne della OCEZ impediscono il passaggio dell’Esercito a El Carrizal
Nuove incursioni militari in comunità del Chiapas

Hermann Bellinghausen - Inviato

San Cristóbal de las Casas, Chis., 2 giugno - Proseguono nello stato le incursioni militari nelle comunità indigene e contadine, con una modalità che si ripete: non forniscono spiegazioni né giustificazioni alcuna le truppe federali né i corpi polizieschi che in alcuni casi citano in maniera imprecisa la lotta al narcotraffico.

Gli episodi più recenti sono avvenuti giovedì scorso 29 maggio, quando nove camion dell'Esercito e tre furgoni della Polizia Statale Preventiva (che trasportavano anche poliziotti municipali di Ocosingo) hanno cercato di entrare nella comunità El Carrizal. Una volta accortesi, le donne appartenenti all'Organizzazione Campesina Emiliano Zapata (OCEZ) hanno formato una barriera umana che ha impedito loro il passaggio.

Secondo l'organizzazione, "i soldati hanno detto di essere solo di passaggio per raggiungere dei terreni del vicino municipio di Oxchuc, dove 'avevano localizzato coltivazioni di marijuana' ". Sebbene accompagnati da personale del Pubblico Ministero e del municipio di Ocosingo, così come da personale della Commissione Statale dei Diritti Umani, nessuno ha voluto identificarsi davanti alla popolazione. Le donne della OCEZ, che fa parte del Fronte Nazionale di Lotta Per il Socialismo (FNLS), "hanno bloccato l'accesso fino a che il convoglio si è ritirato, fermandosi a qualche centinaio di metri dal posto".

Poi, la forza pubblica ha cercato di raggiungere la strada verso le comunità di Chulná e Río Florida. Di nuovo, uomini e donne "hanno chiuso con i lucchetti la cancellata di accesso e si sono raggruppati per impedire l'intrusione dei militari". Soldati e poliziotti si sono ritirati, "non senza prima lanciare la minaccia che sarebbero ritornati in serata". Fino ad ora questo non è successo.

Il FNLS, che la settimana prima si era mobilitato per "la presentazione in vita degli attivisti sociali desaparecidos dal regime di Felipe Calderón", ha condannato queste azioni "fasciste”.

Il 23 maggio un elicottero ha sorvolato per più di due ore queste comunità, puntando la sua artiglieria contro la popolazione. Ed il 26 si è ripetuto un simile pattugliamento nel vicino Chalam el Carmen-San Agustín, talmente radente che "quasi l'apparecchio toccava i tetti delle case", raccontano i testimoni.

L'OCEZ-FNLS chiarisce che le comunità perseguitate "stanno portando avanti la loro regolarizzazione agraria, quindi sono completamente aperte a che istanze civili statali e federali percorrano tutte le loro terre". E sottolinea: "Ancora una volta viene fuori chiaro che il tema del 'narcotraffico' è un vile pretesto del governo federale per militarizzare il paese, col vero obiettivo di reprimere lo scontento popolare".

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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