La Jornada – Lunedì 2 giugno 2008
Gli zapatisti denunciano la sottrazione delle loro sorgenti ad opera dei perredisti
Sostengono che l’ondata di aggressioni è aumentata da quando il partito del sole azteca governa il Chiapas - Denunciano che solo per il fatto di non appartenere al PRD le autorità disattendono i loro reclami
Hermann Bellinghausen - Inviato
San Cristóbal de las Casas, Chis., 1º giugno - La persecuzione contro le basi di appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) in diverse comunità di Zinacantán (in particolare la sottrazione delle loro sorgenti e della fornitura municipale di acqua) è iniziata, curiosamente, quando è arrivato al potere municipale e statale il Partito della Rivoluzione Democratica (PRD) nel 2001. Il problema risale al sessennio di Pablo Salazar Mendiguchía, che non l'ha mai preso in considerazione; col governo di Juan Sabines le cose proseguono nello stesso modo, se non peggio.
Per la giunta di buon governo (JBG) di Oventic, Corazón céntrico de los zapatistas delante del mundo, la sottrazione dell'unica sorgente delle basi zapatiste nella comunità di Sok'on "è la chiara dimostrazione della mancanza di volontà delle autorità municipali, statali e federali" dal 2002. "Non è possibile che non possano o non vogliano risolvere un problema come quello di Sok'on, solo perché le famiglie che appartengono al partito al potere si sentono in diritto di abusare delle persone che non appartengono alla loro organizzazione",
L'autorità autonoma sostiene che le sue basi di appoggio hanno diritto alla fornitura dalla sorgente "perché questa riserva appartiene loro fin dai loro antenati, e l'hanno preservata e rispettata come facevano i loro antenati". Inoltre, i perredisti della comunità di Nachij (alla quale appartiene Sok'on) conta su 11 giacimenti, tre dei quali "hanno molta pressione, fino all'eccesso, e si sta sprecando molta acqua nel serbatoio di stoccaggio". Secondo la JBG, Nachij "non ha motivo né ragione per impadronirsi della sorgente".
Un mese fa, il primo di maggio, a Sok’on sono arrivati i funzionari Julio Roberto López Gómez, delegato di governo; Ángel Solórzano Lara, operatore politico, e Mariano López Pérez, della vice-procura di Giustizia Indigena. Li accompagnava il cacicco di Nachij, José de la Cruz (noto come Tzukipan)”. La pubblica sicurezza "era all'erta per quello che poteva succedere".
Si disse che i funzionari erano sul posto per celebrare il giorno della Santa Croce. La loro presenza, ritiene la JBG, "è molto sospetta, perché è la prima volta che funzionari importanti arrivano in una comunità così abbandonata come Sok'on". Le basi zapatiste li interpellarono e loro si "giustificarono" dicendo che "Nachij ha molte sorgenti e volevano visitarne alcune". Dunque, "sono comprovate le ingiustizie" dei perredisti.
La JBG sollecita "i governi ufficiali a prendersi le proprie responsabilità e risolvere il problema". "Le nostre basi di appoggio non possono andare avanti senza la fornitura di acqua, perché sappiamo perfettamente che quella sorgente appartiene loro". Gli zapatisti "hanno sempre mostrato la volontà pacifica per giungere ad un accordo", ma i perredisti, "congiuntamente con le loro autorità, non hanno questa volontà, vogliono solo imporre ed umiliare quelli che non appartengono al loro partito".
"Le e gli zapatisti non sono inumani, ma esseri umani con dignità, per questo vogliamo che questo problema si risolva pacificamente", conclude la JBG.
(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)
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