La Jornada – Mercoledì 2 gennaio 2008
Si è concluso l’incontro delle donne dedicato alla comandanta Ramona
 Le zapatiste celebrano il nuovo ruolo delle donne nelle comunità ribelli

 HERMANN BELLINGHAUSEN

La Garrucha, Chis. 1º gennaio - L'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) ha celebrato il 14° anniversario dell'insurrezione nel segno della trasformazione del ruolo delle donne nelle comunità in lotta e nelle funzioni di governo ed organizzazione. Alle "12 della notte, ora sudorientale", la comandanta Rosalinda ha ricordato in questo caracol, nella selva tzeltal, che "in questi momenti", ma del 1994, "si promulgò la Legge Rivoluzionaria delle Donne". Questa è stata, da allora, il programma di lotta per le zapatiste.

Questa legge è stata inoltre l'asse conduttore non dichiarato dell'Incontro internazionale delle zapatiste con le donne del mondo, svolto dal 29 al 31 dicembre e chiuso la notte di lunedì dalla comandanta Kelly di fronte ad oltre 2.000 partecipanti e delegate di più di 30 paesi e di tutte le regioni zapatiste del Chiapas. L'accompagnavano sul palco centrale di La Garrucha decine di comandantas e rappresentanti donne dei governi autonomi dei cinque caracoles.

La comandanta Rosalinda ha dichiarato che "nel 1995 il traditore Ernesto Zedillo Ponce de León ci trattò come animali", lanciando l'occupazione militare delle comunità il 9 febbraio. Ciò nonostante, le basi zapatiste resistettero e costruirono i municipi ribelli. "La terra fu recuperata col sangue versato dai compagni caduti".

"Siamo anche liberi di governarci. Priisti, quelli di ARIC, ORCAO e di Opddic ci vogliono togliere la terra", incoraggiati dal governo, ha aggiunto. Ma "la difenderemo" in onore ai caduti, tra i quali ha citato il subcomandante Pedro, il subcomandante (così ha detto) Hugo, la comandanta Ramona, Murcia, Soledad, María Luisa, Aurora, Anita, María, Ruth, Lucha e molti altri combattenti. Ad ogni nome i presenti, che la notte del 31 superavano i 5.000, gridavano: "Presente!".

Poi, il comandante Omar, a nome del CCRI dell’EZLN, ha affermato: "le donne ci hanno dato una grande lezione in questo 14° anniversario dell'insurrezione armata". Ha avvisato che "la festa continua, perché così usiamo festeggiare, con allegria, con molta speranza". Questo, nonostante l'essere perseguitati "per difendere quello che ci spetta in queste terre chiapaneche e messicane". Ha dichiarato che le risorse ufficiali "che come dicono sono destinate alle campagne, vanno a beneficio solo degli enti del governo".

I governanti, "difensori dei capitalisti, non ci rispettano, e si uniscono per fregare il popolo lavoratore". Omar ha invitato "la gente di ogni paese a continuare a lottare. Abbiamo resistito tutti questi anni ed abbiamo imparato. Manca ancora molto, e soli non basta. Non cambieremo i governanti se non li obbligheremo come popolo". In un clima di festa e grande soddisfazione dei presenti per l'evento delle donne conclusosi ore prima, il comandante Omar ha chiesto la liberazione di tutti i prigionieri politici di Chiapas, Atenco, Oaxaca, Messico e del mondo.

La comandanta Kelly aveva chiesto alle partecipanti di tornare nei luoghi di origine a "dire che il nostro cuore è contento, perché lottiamo per più libertà". Ed ha suggerito: "Ballate pure tranquilli, senza sosta, fino all'alba, se volete". Molti e molte l'hanno fatto ed hanno fatto ritorno la mattina di martedì senza aver dormito.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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