La Jornada – 1º marzo 2008
La Opddic pretende mettersi a capo di nuove frazioni di una rancheria
Gruppo priísta aggredisce un nuovo villaggio zapatista
Difenderemo la terra con il nostro sangue e la nostra vita – dichiara la JBG
Hermann Bellinghausen - Inviato

San Cristóbal de las Casas, 29 febbraio - La giunta di buon governo (JBG) Corazón del arcoiris de la esperanza, del caracol di Morelia, ha denunciato le aggressioni da parte di membri dell’Organización para la Defensa de los Derechos Indígenas y Campesinos (Opddic) contro il nuovo centro di popolamento 21 de Abril, nei terreni della rancheria El Nance che appartengono al municipio autonomo Vicente Guerrero.

I fatti sono accaduti il 25 ed il 26 febbraio, quando i “presunti padroni” delle 19 frazioni nelle quali si è suddiviso El Nance, dopo esser stato recuperato dagli indígeni a seguito dell’insurrezione zapatista, sono arrivati sul posto con l’intenzione di effettuare delle opere sui terreni che sono di proprietà comunale del villaggio zapatista, ed hanno picchiato con un bastone un contadino autonomo.

La JBG chiarisce che i tre principali aggressori hanno già 52 ettari a testa e si trata di Serafín Aguilar Hernández, Antonio Pérez Aguilar e Emilio Aguilar García, che abitano nella città di Comitán. Nell’incursione erano accompagnati da “due loro lavoratori”: Alfonso García e Francisco Vázquez Aguilar. Con loro sono arrivati pure dei dirigente dell’Opddic: Carmelina Aguilar Abarca, Gonzalo Hernández Pérez, Francisco Hernández Aguilar, Mario Abarca Hernández e Julio Abarca Hernández.

“Dieci delle 19 frazioni sono già sotto il loro controllo e solo della rancheria El Nance. Ma da come si stanno comportando si vedo che non gli basta; vogliono tutto e togliere ai nostri compagni il diritto di godere delle terre recuperate. Noi, in queste nove frazioni, stiamo lavorando collettivamente a beneficio del municipio autonomo” – aggiunge la JBG.

“Complici” della SRA

Si tratta di coloro che negli ultimi anni “si sono resi complici della Segreteria della Riforma Agraria (SRA) quando hanno tentato di convertire in ejido la rancheria El Nance. A loro non importano assolutamente le conseguenze dei problema che provocano”.

La JBG denuncia che il 26 febbraio scorso hanno picchiato un abitante della 21 de Abril, che è rimasto ferito da una bastonata nel collo, “e i nostri compagni non hanno risposto”.

Quelle persone volevano “aprire uan breccia sul confine delle frazioni”. La JBG afferma: “Sappiamo che queste terre sono nostre. Tutto il mondo sa che le abbiamo recuperate nel 1994 e che continueremo a difenderle perché sappiamo che sono nostra madre e che di lei viviamo. Restituirle, giammai. Rinunciare alla terra, giammai. Costi quello che costi, con il nostro sangue e con la nostra vita, la difenderemo”.

Le autorità autonome richiedono “ai presunti padroni che la smettano di molestare i nostri 25 compagni che vivono nella 21 de Abril affinché possano lavorare in tranquillità e anche loro vivano tranquilli”.

La JBG avverte che “se sucede qualcosa” ai suoi compagni saranno responsabili i “presunti governi” di Felipe Calderón e di Juan Sabines, “perché uno dei nostri compagni è stato picchiato dalla gente dell’Opddic”. Nel 2007, il tribunale agrario di Tuxtla Gutiérrez ha annullato i reclami della Opddic per quanto riguarda El Nance. “Sappiamo da dove arriva questa provocazione; ricordiamo il tentativo fallito della SRA di umiliare ed escludere i nostri compagni dalla terra” - conclude la giunta ribelle.

Nel frattempo, il governo perredista del Chiapas ha diffuso ai quattro venti giovedì scorso la notizia che 2 mile membri della priísta Opddic avevano “disertato” proprio nella sua piazzaforte, Monte Líbano, per affiliarsi alla Confederazione Nazionale Contadina (CNC), del Partito Rivoluzionario Istituzionale.

Però, mentre la Opddic si dissolve, continuano le aggressioni come quella appena descritta o quelle sempre frequenti in Agua Azul. Si trata solo di un cambio di sigle e niente più? C’è da ricordare che la CNC, come tale, è raramente ricordata in casi di aggressioni agli zapatisti, nonostante sia presente nelle vallate di Ocosingo.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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