Da La Jornada del 20 luglio 1996 -

LO SCIOCCO DEL VILLAGGIO - Jaime Avilès

Con "c" di Chauyffet

Venerdì 12 di questa settimana, due cittadini francesi sono stati trattenuti da agenti della Segreteria del Governo, in un posto di blocco situato nell'ejido Zaragoza, ai lati della strada che va dal villaggio de Las Margaritas al cuore della Selva Lacandona.

Due giorni prima ( mentre Marco Antonio Bernal e Jorge Valle, in qualità di rappresentanti ufficiali della Segreteria di Governo, si impegnavano affinché l'Esecutivo federale rispettasse il Primo Incontro Intercontinetale per l'Umanità e il Neoliberismo, convocato dagli zapatisti) agenti della stessa Segreteria di Governo, a San Cristobal de las Casas, interrogavano cinque cittadini spagnoli.

I colpevoli

Trascrivo il questionario al quale furono sottoposti individualmente i sudditi di Juan Carlos, in una sessione che comincio' alle dieci del mattino e termino' alle cinque del pomeriggio : " Per quale motivo e' venuto in Messico?" "Viaggia solo o accompagnato?" " Che luoghi ha visitato in Messico?" " Come ha distribuito il suo tempo nel paese? "Cosa l'ha portata a Las Margaritas?" (attenzione: siccome a questo punto i cinque risposero " per prendere il camion che porta al lago di Miramar"), le seguenti domande furono:" Dove e' situato questo lago? " "Avete prenotato qualche hotel a questo lago? " "Avete una tenda?" " Doppia risposta:" No"

"Che attività avete svolto nel nostro paese?" "Che posti avete visitato in Chiapas? " ( E qui bruscamente salta fuori la GESTAPO.) "Conosce cosa sono gli accampamenti Civili ?" "Ha partecipato a qualche accampamento Civile?" "E' stato invitato al Foro sulla Riforma dello Stato?" "Ha sentito parlare di riforma dello Stato?" "E' membro di qualche organizzazione umanistica, politica, nazionale o internazionale?" "Conosce la signora Mercedes Osuna?" (incaricata di accogliere gli ospiti stranieri che andranno all'Incontro Mondiale zapatista) , R: "No"

Due dei cinque trattenuti risposero che erano andati al Foro per la Riforma dello Stato. "Ha sentito parlare della riforma dello Stato in Messico?" R: Dice di si', attraverso i giornali. E aggiunge che attraverso questi giungono molte informazioni. "Come sapeva che poteva partecipare a questo Foro?" R: "Passai negli uffici della Cocopa in questa città e sollecitai l'accredito" "Cos'e' la Cocopa?" R: "Li' ci sono vari partiti politici o formazioni che fanno parte del parlamento messicano". "Conosce qualcuno che appartenga alla Cocopa?" R: "Nessuno" "Ha fatto l'accredito per partecipare al Foro sulla Riforma dello Stato?" R: "Si, rimasi al Foro giovedì e venerdì della settimana passata e il sabato mattina". "Qual e' stato il suo interesse nel parteciparvi?" "Unicamente per quello che avevo letto attraverso la stampa. Ho letto che c'era un dialogo e che era interessante e siccome ero a San Cristobal, decisi di andarvi".

Di fronte alla domanda sui mezzi economici che possedevano per finanziare il loro soggiorno nel paese, i cinque replicarono che portavano con loro due o trecento dollari a testa, e alcuni aggiunsero che avevano la carta di credito. Uno dei trattenuti, senz'altro dimostro' grande senso comune quando ascolto' le seguenti parole: "Chi sostiene le sue spese ?" R: Dichiara che e' lui stesso a sostenerle e che può contare su 200 dollari americani e una carta di credito Visa della Cassa Laboral a nome di 'Aurrezki Kutxa' . Alla richiesta del numero di tale carta dice che e' personale.

Gli innocenti

Cinque giorni dopo questo interrogatorio, cominciò la Prima Settimana Nazionale dell'Impunita'. In meno di 72 ore, fra la mattina del martedì e la notte del giovedì, alcuni dei peggiori crimini commessi contro la salute sociale dalla cosiddette "repubblica", furono santificati dalle cosiddette "istituzioni": la Segreteria di Finanza perdonò Roberto Madrazo per aver guadagnato 72 milioni di dollari nella sua campagna elettorale e, con la complicità della Commissione Nazionale Bancaria e dei Valori (CNBV), smise di avere motivi per investigare nella succursale del Citibank in Messico "per i trasferimenti milionari che fece al suo ufficio madre a New York, a favore di Raul Salinas de Gortari" (El Financiero, 18/7/96)

La stessa CNBV informò che "non ci sarà azione penale contro gli integranti della famiglia Salinas de Gortari implicati nella frode - commessa da Adriana Salinas e da suo marito Eduardo Yañez de la Barrera, che allontanarono 2 .100 milioni di pesos - dalla Union de Creditos del Valle de Mexico (Unicreva), perché si coprissero le perdite" (El Financiero, 18/7/96). E in una doppia archiviazione delle pratiche, la denominata Comision Conasupo de la Camara de Diputados, nella quale e' maggioritario il voto del PRI, chiuse le investigazioni si per il pagamento illegale di 6 milioni di dollari che nel 1989 la Conasupo fece a Maseca - in una operazione nella quale intervenne Zedillo -, come nell'acquisto di latte radioattivo per alimentare alcuni bambini fra i più poveri del Messico che, al momento, realizzo' il benemerito Raul Salinas de Gortari.

Il contrasto

Mi dice lo sciocco del villaggio che c'e' chi pensa che la Prima Settimana Nazionale dell'Impunita' apre prospettive franche per promuovere una riforma amministrativa, che accentuerebbe l'assottigliamento dello Stato fino alla sparizione, per inutilità, della Segreteria Generale di Controllo, della Procura Fiscale della Segreteria delle Finanze, dei due terzi della Procura Generale della Repubblica e di alcune altre dipendenze vincolate al controllo della corruzione dentro il regime.

Non solo si ridurrebbe maggiormente il già magro apparato dello Stato, con il quale il "governo" risparmia milioni di dollari in stipendi, fino a che, a mezzo termine, rimarrebbe privatizzata la distribuzione della giustizia, ratificando cosi' lo spirito del neoliberismo. Ma ci sono, e' chiaro, alcuni che sono osservatori attenti: la sparizione crescente dello stato di diritto, la militarizzazione della meta' del paese, e la sua conseguenza estrema: la guerra civile. Senz'altro, gli studiosi considerano che questi temi, " di rango inferiore", non devono inibire la disciplina esemplare dell'amministrazione di Zedillo.

Pero' torniamo all'ufficio di Migrazione di San Cristobal de las Casas, dove lo stesso personale che interrogo' giorni fa i cittadini spagnoli, adesso affronta due visitatori francesi. Loro, Michel Rodas e Michel Galthier, lavorano per l'impresa "SM Films" di Parigi, hanno un contratto per effettuare una ripresa di immagini che serviranno ad un'équipe di soggettisti per scrivere la storia della Montagna Azzurra, film di "finction" che il direttore Patrick Grandperret intende girare nella selva Lacandona, all'interno di una coproduzione franco-messicana.

Dopo sei ore di domande e risposte, i cineasti vengono privati dei loro documenti di espatrio, in cambio di un incarico della Segreteria di Governo che, sotto la minaccia di espellerli dal Messico, gli richiede che "nel termine di 15 giorni" presentino i seguenti requisiti: 1.- Autorizzazione del Sindacato dei Lavoratori della Produzione Cinematografica, per lavorare nel paese; 2.- Accreditare l'esistenza legale della "SM Film Francia"; 3.- Precisare le località dove si vuole realizzare le riprese" . E il colmo di tutto: "gli si intima di 'astenersi' dal realizzare altra attività autorizzata". Cosi', con "c" di Chuayffet.