La Jornada – Giovedì 31 maggio 2007
In Chiapas presenti almeno 17 conflitti tra gruppi indigeni
ELIO HENRIQUEZ

San Cristóbal de Las Casas, Chis., 30 maggio - La Segreteria dei Popoli Indios (Sepi) ha individuato 17 conflitti per motivi politici, religiosi, agrari e penali, che richiedono "particolare attenzione" nei municipi dove ci sono gruppi etnici - secondo il titolare dell'ente, Fernando López.

"Sono focolai gialli ai quali dobbiamo dare attenzione speciale", ha detto.

Ha sottolineato la disputa agraria presente da vari anni a El Carrizal, municipio di Ocosingo, tra indigeni delle organizzazioni Campesina Emiliano Zapata e Regional de Cafeticultores de Ocosingo, e quello relativo ai confini tra i municipi di Chenalhó e Chalchihuitán.

Ha fatto riferimento anche al problema tra indigeni cattolici ed evangelici nella comunità di Nichnamtic, municipio di San Juan Chamula, dove i primi hanno minacciato di distruggere il tempio protestante, sospendere i servizi di erogazione di acqua ed energia elettrica ed impedire che i figli degli evangelici frequentino la scuola se continuano con i loro riti religiosi.

López ha affermato che Sepi ed altri enti intervengono in questi conflitti alla ricerca di soluzioni definitive.

Ha spiegato che a El Carrizal sono da poco ripresi i dialoghi tra i gruppi e che lui è stato incaricato di coordinare il tavolo di dialogo.

Ha assicurato che, grazie all'intervento dell'ente, alcuni giorni fa è stato firmato l'accordo per la libertà religiosa e convivenza pacifica tra le associazioni religiose Alas de Aguila e l'assemblea ejidale di Los Pozos, municipio di Huixtán, dove cattolici ed evangelici si scontrano.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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