COMUNICHIAMO LA NOSTRA POSIZIONE SULLE ELEZIONI
30 gennaio 2007 - città della resistenza – Oaxaca

Comunichiamo alcune delle decisioni prese ieri dai membri del Consiglio Statale della APPO riguardo alla nostra posizione sulle elezioni di quest'anno.

Considerando il fatto che Oaxaca ha la possibilità di sconfiggere politicamente il tiranno Ulises Ruiz, il suo partito PRI e la sua politica cacicchista che ha predominato per più di 80 anni nel nostro stato e che ha portato abbandono e miseria nelle vite dei popoli indigeni, dei quartieri e degli abitanti della capitale, la congiuntura elettorale offre l'opportunità al popolo stesso di recuperare tutti gli spazi di governo che dovrebbero rimanere nelle sue mani.

Ciò deve essere inserito nelle nuove pratiche democratiche di costruzione e di decisione attraverso assemblee popolari e comunitarie che eleggano i propri rappresentanti, appellandosi all'onestà e all'impegno e in base a un programma elettorale che deve essere discusso dalle basi stesse, per tanto chi viene nominato per rappresentare il popolo deve rendere conto periodicamente al popolo che lo ha nominato.

Con questo criterio si stabilisce che per questioni di tattica e per la possibilità che offre la congiuntura elettorale di sconfiggere URO, questa è una forma in più di lotta che non dobbiamo sprecare, e considerando le elezioni del 2 luglio 2006, oggi non possiamo lasciare che gli opportunisti di sempre, che si dicono essere l'opposizione a Oaxaca, continuino a trarre profitto a scapito del movimento e a tradire il nostro popolo nei momenti difficili.

Per quanto detto sopra comunichiamo che:

1. L'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO) ha deciso di partecipare e di avere peso nelle elezioni di quest'anno, in cui verranno eletti i membri della futura legislatura dello stato, e nel rinnovo dei presidenti municipali di diversi municipi dello stato, ribadendo una volta per tutte che si tratta di una questione di tattica e non di principio.

2. La APPO mantiene la sua autonomia totale davanti ai partiti politici che partecipano alle elezioni, per tanto non può convertirsi in un partito politico.

3. Convochiamo pubblicamente il Fronte Ampio Progressista (FAP) a livello nazionale perché costruisca a Oaxaca un blocco d'opposizione al PRI, al PAN e a tutti i complici di Ulises Ruiz Ortiz.

4. Invitiamo il popolo di Oaxaca a vigilare tutti insieme affinché in queste elezioni venga rispettata la volontà del popolo di Oaxaca.

Rispetto alle aggressioni che continuano a subire i membri della APPO, denunciamo le seguenti:

Riteniamo responsabili della vita e dell'integrità dei nostri compagni detenuti di Santiago Xanica e della vita di tutti i nostri compagni minacciati di morte, Ulises Ruiz e i suoi assassini, così come il governo federale.

Comunichiamo che nella città di Oaxaca restano valide la mobilitazione del giorno tre febbraio e le altre attività già annunciate nel Piano di Azione.

Continuiamo ad invitare tutta la popolazione a partecipare alla mobilitazione del tre febbraio in modo che tutte le regioni possano essere presenti, come importante dimostrazione di forza nella prima fase della sua riorganizzazione.

Lanciamo un appello al popolo a vigilare su tutte le provocazioni che potranno verificarsi in questa mobilitazione, che è pacifica e legittimata dal diritto di manifestazione che ci conferisce la costituzione.

Lanciamo un appello anche agli insegnanti democratici a rafforzare le fila della APPO, così come le attività e il piano di azione che già abbiamo definito.

Domani si realizzerà l'Assemblea Statale della Sezione 22 a cui parteciperà una commissione importante della APPO, per
portare un saluto all'Assemblea degli insegnanti che riconosciamo essere una parte fondamentale della APPO.

CORTESEMENTE
TUTTO IL POTERE AL POPOLO
ASSEMBLEA POPOLARE DEI POPOLI DI OAXACA
www.asambleapopulardeoaxaca.com/boletines

(traduzione a cura di radio silvanetti)


La libera comune di Oaxaca

[Segnalo la pubblicazione di uno speciale sui fatti di Oaxaca, La libre commune d'Oaxaca, a cura della rivista marsigliese CQFD e delle edizioni L'Insomniaque. L'ultima pagina riporta un appello di Raoul Vaneigem in difesa degli insorti e una dichiarazione del forum per l'autonomia indigena, ospitato lo scorso novembre a Mezcala. Il testo indigenista è riportato di seguito, l'appello di Vaneigem si trova in italiano qui. Due sensibilità diverse per la stessa lotta] A.P.

I. Noi siamo nati nella madre terra, noi siamo in lei, siamo ospitati nel suo seno; i nostri popoli, le nostre comunità abitano la terra madre sin dall’origine: in lei le nostre vite, le nostre culture e i nostri saperi crescono e si radicano.

II. La madre terra, irrigata dal sangue dei nostri antenati, conserva la parola, la memoria e la storia dei nostri popoli, in lei vive la nostra cultura e riposano i nostri morti; pertanto non è una merce che si compra e si vende.

III. Per i nostri popoli non sono merce neanche gli elementi che compongono la madre terra, come l’acqua, le terre, i monti, il vento, i boschi, i deserti, le foreste, gli animali, le piante, le pietre, le sorgenti, i fiumi, le lagune, le coste e i mari; come nostra madre, sono nostri antenati e sono sacri.

IV. Siamo popoli del mais e esigiamo il rispetto della nostra pianta più sacra, sostegno della nostra vita e della nostra cultura.

V. I nostri territori sono sacri e sapremo difenderli e recuperarli, anche contro i grandi interessi degli imprenditori e le politiche del mal governo.

VI. Il capitalismo ha una base differente da quella dei nostri popoli: cerca la distruzione della nostra madre terra per convertirla in merce che si compra e si vende per il solo profitto di alcuni, che si chiamano capitalisti, e dei politici e dei governi che li servono.

VII. Le politiche neoliberali dello Stato messicano sono parte dell’interminabile guerra di conquista contro i nostri popoli; sono politiche che cercano di uccidere la terra e far scomparire le nostre culture, attraverso il saccheggio e la depredazione dei nostri territori e dei nostri saperi tradizionali, la contaminazione del mais originario, la privatizzazione di tutti gli elementi che fanno parte della madre terra e la negazione delle nostre forme di organizzazione e di governo.

Lo speciale su Oaxaca (in francese) sarà presto disponibile presso la libreria Modo Infoshop di via Mascarella 24/b, Bologna Prenotatelo sin d'ora (051/5871012) - Pubblicato Gennaio 30, 2007 09:55 PM
TrackBack - http://www.carmillaonline.com/archives/2007/01/002127.html

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