La Jornada – Giovedì 29 novembre 2007
 Denuncia l'impunità con la quale agiscono membri di Opddic
Si chiede di non visitare le cascate di Agua Azul per protesta per la repressione contro gli zapatisti
ELIO HENRÍQUEZ

San Cristóbal de las Casas, Chis., 28 novembre - Il Centro di Analisi Politica e Ricerche Sociali ed Economiche (CAPISE) ha inviato una brigata di osservazione nella comunità di Bolon Ajaw, municipio di Tumbalá, per cercare di frenare la "brutale repressione intrapresa" contro le basi di appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN).

Nello stesso tempo invita a realizzare una campagna per boicottare le visite alle cascate di Agua Azul - uno dei principali siti turistici dell'entità - "fino a che non cesseranno le aggressioni, ostilità e minacce di sgombero contro le basi di appoggio zapatiste di Bolon Ajaw".

In un comunicato, il CAPISE ha confermato che in questo villaggio, appartenente al municipio autonomo Olga Isabel, ed in altre zone del territorio indigeno del Chiapas, "il proposito di sgombero forzato ha raggiunto livelli massimi di tensione".

Ribadisce che "la sistematica operazione di contrainsurgencia contro i popoli zapatisti comincia a raggiungere situazioni estreme".

Sostiene che uno dei punti di maggiore tensione è Bolon Ajaw, per questo oggi è partita per il luogo una brigata speciale di osservazione formata da 12 persone, che rimarrà con i coloni per offrire loro accompagnamento e documentare i fatti che si verificano contro di loro.

Avverte che se i membri della missione o qualche abitante saranno aggrediti da membri dell'organizzazione priista Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic), il CAPISE - per la prima volta - presenterà una denuncia penale contro la dirigenza e gli aggressori diretti.

Aggiunge che la querela potrebbe riguardare José Hernández Nava, direttore della Commissione Nazionale delle Aree Naturali Protette nella regione Frontiera Sud, che le basi di appoggio dell'EZLN accusano di essere "in collusione" con i priisti.

Il villaggio di Bolon Ajaw comprende 339 ettari e si è costituito su terra "recuperata dalle basi di appoggio zapatiste nel 2001". Attualmente è abitato da 41 famiglie, 200 persone tra adulti e bambini. Si trova nell'ejido Agua Azul, dentro il quale si trovano le cascate dello stesso nome, che sfruttano membri di Opddic.

Il CAPISE afferma che dal settembre scorso la realtà che vivono gli abitanti del luogo "è tornata ad essere critica (...) la situazione degli abitanti di Bolon Ajaw si è aggravata in modo allarmante (....) il livello delle aggressioni è arrivato ad un punto critico".

Sostiene che "è anche troppo flagrante la totale impunità con cui agiscono i membri di Opddic, in articolazione con José Hernández Nava e con la stazione di polizia di Pubblica Sicurezza distaccata al bivio verso le cascate di Agua Azul".

Il gruppo rivolge un appello a tutte le organizzazioni e persone del Messico e di altri paesi ad esprimersi pubblicamente contro "la repressione che subiscono i popoli indigeni zapatisti", e convoca, nel contesto della Campagna Mondiale per la Difesa della Terra e del Territorio, a realizzare una campagna "dove si dice: Non visitare le cascate di Agua Azul fino a che non cesseranno le aggressioni, le ostilità e le minacce di sgombero contro le basi di appoggio zapatiste di Bolon Ajaw'".

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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