La Jornada – 29 settembre 2007
Risistemate cinque famiglie cacciate dai Montes Azules
Elio Henríquez - Corrispondente

San Cristóbal de Las Casas, Chis., 28 settembre - Dopo avere vissuto in un ex-bordello a La Trinitaria ed in un magazzino ad Ocosingo, cinque famiglie (basi di appoggio zapatiste) sgomberate dai Montes Azules lo scorso 18 agosto, sono state sistemate nel Centro Indigeno di Formazione Integrale Fray Bartolomé de las Casas, con sede in questa città.

I 23 indigeni, i maggioranza bambini, rimarranno qui fino a che il governo riparerà i danni provocati ai loro beni quando sono stati cacciati da poliziotti statali e federali dai villaggi El Buen Samaritano e Nuevo San Manuel.

I profughi chiedono assistenza medica e, se necessario, di essere forniti di medicinali perchè la maggior parte dei tzeltales sono malati. Mentre erano sistemati nell'ex bordello a La Trinitaria c'è stata un'epidemia di varicella che ha colpito molti di loro, compresa una donna incinta. Alcuni minorenni presentano sintomi di lebbra di montagna.

Appoggiate dalla giunta di buon governo di La Realidad, le famiglie chiedono di essere portare nella loro comunità. Il viaggio in questa città è stato fatto in autobus, in compagnia di membri di organismi non governativi.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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