Notizie in breve de La Jornada 29 agosto 2007
Condannati a 26 anni di prigione gli indigeni accusati del massacro di Acteal
Elio Henríquez - corrispondente

I 18 indigeni condannati dovranno anche pagare 800mila pesos come risarcimento danni

San Cristóbal de Las Casas, Chis - Il giudice secondo di distretto, Martín Rangel Cervantes, ha condannato a 26 anni di prigione ed al pagamento di 800mila pesos come risarcimento danni, i 18 indigeni accusati di aver partecipato al massacro di 45 tzotziles nella comunità di Acteal, municipio di Chenalhó, il 22 dicembre 1997.

È quanto comunicato da Itzel Silva Monroy, responsabile del settore giuridico del Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas, che ha precisato che gli indigeni sono stati condannati per il reato di omicidio e lesioni gravi e porto d'armi da fuoco di uso esclusivo dell'Esercito e della Forza Aerea messicana.

La sentenza – che consta di 800 pagine - è stata emessa il mese scorso e che i condannati hanno presentato appello lo stesso giorno. Silva Monroy ha precisato che questa è la quarta volta che il gruppo viene condannato per lo stesso reato, ma a causa dell'appello è stato ritardato per diverse ragioni.

Ad oggi restano in carcere 79 degli 87 indigeni priisti di Chenalhó arrestati poco dopo i fatti. La condanna più pesante è di 40 anni di carcere per Alfredo Hernández Ruiz.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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