La Jornada – Domenica 29 Luglio 2007
Marcos chiude il secondo incontro dei popoli
Solo donne, nella futura riunione globale zapatista

HERMANN BELLINGHAUSEN

La Realidad, Chis., 28 luglio - Questa notte si è concluso l'incontro zapatista iniziato la settimana scorsa, con l'annuncio, da parte del comando generale, di un terzo Incontro dei popoli zapatisti con i popoli del mondo, che si svolgerà alla fine di dicembre prossimo. La sede, ancora da confermare, dovrebbe essere il caracol di La Garrucha. La riunione internazionale avrà la particolarità di riunire esclusivamente donne delle comunità con le loro compagne di tutti i continenti.

Nella cerimonia presieduta dal subcomandante Marcos, dal teniente coronel Moisés e dal comandante Tacho, la "compagna Everilda, candidata a membro del Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno" ha annunciato il prossimo incontro che sarà intitolato alla comandanta Ramona, ma sarà anche ispirato alla memoria del subcomandante insurgente Pedro, che sono stati ricordati con parole commoventi dal teniente coronel Moisés.

Everilda ha detto: "Chiederemo ai compagni uomini di aiutarci per la parte logistica e di ascoltarci, ma restando in silenzio". Ha raccomandato alle future partecipanti: "Dite ai vostri mariti di restare a casa a curarsi dei figli e degli animali". Le donne si organizzeranno, ha aggiunto, "per organizzare la lotta contro il capitalismo ed il neoliberismo".

Moisés ha assicurato ai presenti, del Messico e del mondo che "non siete soli, gli zapatisti sono con voi". Ed ha ricordato che il subcomandante Pedro pronosticò che sarebbero avvenuti incontri come questo, dove gli indigeni zapatisti si sarebbero riuniti con persone e comunità del mondo.

L'apparizione dei comandanti ribelli è stata preceduta da movimenti circolari ed avvolgenti di centinaia di miliziani dentro e fuori il caracol, strapieno di gente che aspettava la cerimonia finale dopo un giorno di caldo soffocante.

Durante la giornata, continuazione dell'ultima tappa del secondo Incontro dei Popoli Zapatisti con i Popoli del Mondo, il tema preponderante è stato la situazione delle donne nell'autonomia zapatista, come viene vissuta in questa selva di frontiera del Chiapas. Alejandra si è presentata dicendo: "Sono una 'ragazza' ma sto assumendo l'incarico di rappresentante regionale. La nostra partecipazione come 'ragazze' nella lotta è essere promotrici di salute e di educazione e formare gruppi giovanili di lavori collettivi".

Elsy, della giunta di buon governo Hacia la Esperanza, ha dichiarato che nella giunta "siamo sei donne a lavorare (e sei uomini) per controllare e promuovere i lavori abbiamo in corso nella zona in abbiamo capito che è importante la partecipazione della donna nei diversi lavori, perché abbiamo gli stessi diritti degli uomini. C'è ancora paura di parlare, perché c'è ancora in testa che una donna non può fare quello che fa un uomo, ma per noi il potere parlare, ascoltare e guardare è la cosa più importante. Non è importante saper leggere o scrivere bene, ma poter svolgere il nostro lavoro per il bene della comunità".

Ha aggiunto: "Stiamo costruendo la nostra autonomia. Come indigeni ci stiamo governando da soli. Non abbiamo bisogno di nessuno che venga a dirci che cosa dobbiamo fare e come. Abbiamo visto in che condizioni si trova il nostro paese e ci siamo resi conto che gli indigeni del Messico sono sfruttati per colpa dei neoliberali, i ricchi, i padroni del denaro che ci vogliono continuare a vedere poveri e umiliati. Quello che desideriamo noi donne zapatiste, è che con tutte e tutti voi, fratelli e sorelle di tutti i paesi del mondo, costruiamo una nuova storia dove regnino la libertà, la giustizia e la democrazia. Invitiamo tutte le donne del mondo ad organizzarsi e partecipare alla costruzione di una nuova società. Senza la partecipazione delle donne non c'è nessun movimento vincente", ha concluso tra le acclamazioni del pubblico la giovane zapatista.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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