La Jornada – Sabato 28 luglio 2007
In questa regione dichiarano “non comandano né Felipe Calderón né la SEP”
Abbiamo riscattato la nostra storia dal neoliberismo
L’idea di difendere la patria non la insegna l’ente federale, dice una promotrice
HERMANN BELLINGHAUSEN

La Realidad, Chis. 27 luglio - "Qui non comandano Calderón né la SEP", afferma questa mattina Caralampio, coordinatore di educazione della zona selva di confine, che ammette le carenze che ancora presentano qua le scuole zapatiste, non nasconde però l'orgoglio: "Noi studiamo le cause delle lotte sociali del mondo e le insegniamo ai bambini. La storia dei nostri nonni la elaboriamo con loro e la scriviamo collettivamente. Riscattiamo la nostra storia dal neoliberismo. Studiamo la geopolitica del potere, e la nostra".

Il secondo Incontro dei Popoli Zapatisti con i Popoli del Mondo ha navigato verso il caracol Madre de los caracoles del mar de nuestros sueños, in molti casi faticosamente. Centinaia di partecipanti hanno fatto fino a 16 ore di viaggio sotto il sole, di notte, con la pioggia in camion, arrivando qua all'alba di oggi.

Il loro viaggio a La Realidad è stato arduo, ma quando decine di camion in carovana hanno attraversato la città di Las Margaritas il pomeriggio di giovedì, abitanti del posto sono usciti in strada ad applaudire, o quanto meno a salutare amichevolmente gli aderenti dell'altra campagna di tutto il paese e non pochi simpatizzanti internazionali. Quelli che viaggiano sempre sui mezzi di trasporto pubblici.

Dal palco del caracol, coperto di striscioni ed affollato da decine di rappresentanti dei quattro municipi autonomi, parla Francisco, indigeno responsabile del clinica-ospedale di San José (chiamata "La prima speranza degli incappucciati di Pedro"), tecnico di analisi cliniche e formatore dei promotori di salute, che saluta i "compagni dei quattro Marez" (i municipi autonomi in resistenza zapatisti); questo caracol ha voluto solcare con grandi vele la notte della selva, ed ancora una volta, come nel primo Agascalientes durante la CND del 1994, ha visto il vento furibondo colpire e lacerare le grandi vele e dare così un formidabile segnale di inizio all'ultima tappa dell'incontro.

Da queste parti gli elementi naturali e la meteorologia non si perdono in ciance. La notte di giovedì c'è stata una tormenta che, in pochi minuti, ha invaso d'acqua l'intera atmosfera. Niente che non ha potuto asciugare il sole dalle prime ore di oggi, e preparare tutti per la parola delle comunità durante la giornata, parola espressa ad un ritmo più tropicale, diciamo, in confronto ala laboriosità delle montagne di Oventic e Morelia, dove si è svolto questo incontro la settimana scorsa.

Marlene, promotrice di educazione, sottolinea "l'idea di difendere la patria dai paesi che se ne vogliono appropriare", sulla quale si basa la pedagogia ribelle. Aggiunge che "i maestri della SEP non insegnano ai bambini a preparare questa difesa, non vogliono che i bambini sappiano di questo".

L'autonomia dei quattro Marez della selva di frontiera ha permesso di creare un sistema di relazione politica con i municipi ufficiali e le organizzazioni dello spettro governativo, con incessanti difficoltà ma con un peso indiscutibile nella regione, per quanto riguardano le questioni agrarie, di trasporto e commercializzazione, di attenzione alla salute.

Francisco ha comunicato che nell'ospedale di San José, dal 2004 si sono realizzati corsi di infermeria chirurgica, giornate chirurgiche e perfino più di 50 interventi chirurgici programmati. Per le emergenze gravi si ricorre ancora agli ospedali urbani, per questo contano su un'ambulanza attrezzata.

Carolina, della comunità di Rancho Nuevo, fornisce notizia sulle azioni di organizzazione delle donne in collettivi ed azioni che vanno dall'ambito comunitario a quello regionale. Le donne dei Marez San Pedro de Michoacán e Libertad de los Pueblos Mayas si sono coordinate con le compagne di Tierra y Libertad e General Emiliano Zapata in attività di produzione di pane e ricamo, promozione della salute familiare e rispetto verso le donne che, come nel resto del mondo, in queste terre continua ad essere in resistenza, dentro la resistenza, contro il machismo ed il patriarcato.

Nel pomeriggio sono arrivati a La Realidad i delegati di Vía Campesina, dopo aver incontrato il comando zapatista negli Altos del Chiapas. Le delegazioni contadine di Bolivia, Honduras, Repubblica Dominicana ed altre nazioni latinoamericane si sono unite a quelle già presenti di India, Indonesia, Stati Uniti, Tailandia, Brasile, Corea e di altri paesi, per partecipare alle delibere finali ed alla chiusura dell'incontro zapatista questo sabato.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

logo

Indice delle Notizie dal Messico


home