La Jornada – 28 aprile 2007
Succederà solo che aumenteranno delinquenza ed abusi
I decessi di emigranti aumenteranno per la militarizzazione della frontiera
Il governo messicano deve protestare per l'ordine di usare armi contro i clandestini
EMIR OLIVARES ALONSO

Criminalizzare la migrazione e militarizzare la frontiera tra Messico e Stati Uniti lungi dal ridurre i flussi migratori verso il paese vicino aumenterà solo il rischio per le persone che attraversano la linea di confine in modo irregolare, per le quali i diritti umani non saranno salvaguardati e potrebbero aumentare le morti di clandestini - ha denunciato Fabiane Venette, dell'organizzazione Sin Fronteras.

In risposta a quanto dichiarato dal capo nazionale della Pattuglia di Frontiera, David Aguilar, che ha assicurato che il numero di emigranti arrestati durante il 2006 è diminuito del 30 per cento, l'attivista ha denunciato che il fatto che si siano diminuiti gli arresti non implica che sia diminuito il flusso. Aguilar ha omesso di rivelare che l'anno scorso 425 emigranti sono morti, secondo la Segreteria di Relazioni Estere, cioè, più di uno al giorno e nel corso del presente anno i decessi sono già 85.

L'implementazione di tecnologia nella striscia di confine, l'aumento nel numero di effettivi della Pattuglia di Frontiera e l'allungamento del muro per quasi 600 chilometri implicherà solo maggiori rischi per i clandestini. Inoltre la ricercatrice ha ricordato che da quando si sono applicate misure più restrittive per evitare i passaggi, le morti sono aumentate. Dati del Colegio de la Frontera Norte precisano che negli ultimi 10 anni sono decedute 4.500 persone nel tentativo di arrivare in territorio statunitense.

"Che diminuiscano le detenzioni non significa che ci siano meno migranti, questa è una semplificazione inaccettabile. Di fronte a questi dati la Pattuglia di Frontiera ed il governo messicano non hanno niente da festeggiare. La militarizzazione della frontiera e la penalizzazione dei clandestini incrementeranno solo i rischi ed i costi, e separeranno ancora di più le famiglie perché la gente smetterà di ritornare al suo paese per il rischio che implica " - ha ribadito Venette.

Ha criticato le affermazioni del capo della corporazione di polizia statunitense che prevedono che gli agenti che si sentono minacciati possano usare le armi: "Questo è grave ed il governo messicano dovrebbe protestare".

L'annuncio di Aguilar di aumento del numero degli effettivi e sull'uso di nuove tecnologie alla frontiera ha "sempre di più tutti gli elementi di una militarizzazione feroce contro gli emigranti", il che provocherà l'aumento della delinquenza invece di diminuire il flusso verso il territorio statunitense e pure gli abusi contro coloro che entrino in quel paese in modo irregolare... aumenteranno inoltre anche i costi per arrivare negli Stati Uniti.

Perciò, ha sottolineato che più che misure restrittive per frenare la problematica, sarebbe necessaria una cooperazione bilaterale basata non solo sullo sviluppo economico dei paesi che espellono, ma anche nell'ambito sociale ed umano.

Ha raccomandato al governo di Felipe Calderón di sviluppare una strategia migratoria di Stato basata più su politiche di fondo come l'economica, il sociale, il lavoro, la salute e l'educazione che sullo studio e sull'analisi dei flussi migratori. Inoltre si deve avviare una cooperazione tra le nazioni coinvolte nel fenomeno per ridurre le iniquità tra i paesi.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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