La Jornada – Giovedì 25 ottobre 2007
Gruppi civili denunciano la guerra sporca contro i municipi zapatisti
HERMANN BELLINGHAUSEN

Il prossimo sabato 27 si terrà, a Jojutla, Morelos, il secondo Forum Nazionale di Solidarietà con le Comunità Zapatiste del Chiapas, convocato dall'altra campagna. Si aspetta la presenza del subcomandante Marcos, delegato della Commissione Sesta dell'EZLN. 

Lì si discuteranno compiti ed accordi per future azioni "di solidarietà con i popoli e le comunità zapatiste che resistono degnamente all'aggressione militare e paramilitare promossa dal governo federale e dall'insieme della classe politica".

Nel frattempo, collettivi, organizzazioni ed aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona in diversi stati, realizzano riunioni e pronunciamenti "contro l'intensificazione della repressione con la quale i malgoverni federale (del PAN) e del Chiapas (del PRD e del PRI) continuato la loro guerra sporca contro i municipi autonomi ribelli zapatisti". Con questo sistema "il malgoverno vuole spogliare le comunità delle loro terre", affermano collettivi ed individui di Ensenada, Bassa California. 

In una dichiarazione, fanno riferimento al "violento sgombero, sequestro ed arresto che, col pretesto di 'preservare l'ambiente', subito dalle comunità dei Montes Azules".

Denunciano "i malgoverni" come "principali responsabili della distruzione della natura" e citano l'offensiva del governo municipale perredista di Zinacantán, "dove le aggressioni, furti e violazioni dei diritti delle comunità continuano impunemente". 

Ugualmente, ripudiano le azioni "dell'organizzazione paramilitare Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic) che, insieme al governo, vuole rubare le terre che furono recuperate ai finqueros grazie all'insurrezione dell'EZLN nel 1994".

I collettivi Resistencia e Radio Digna, tra altri, rimarcano “la decisione del PRD di unirsi alla guerra contrainsurgente e paramilitare in Chiapas, questo dimostrato dai candidati che questo partito ha presentato nelle passate elezioni statali”.

Inoltre, dichiarano la loro “intenzione di rispondere alle azioni (passate, presenti e future)” che prenderà il governoo, “avallato dalla Procura Agraria e dalla Segreteria della Riforma Agraria”, contra le comunità di Mukulum Bachajón, Crucero Agua Azul, San Miguel Agua Azul, Ignacio Allende, Primer Progreso, Segundo Progreso, Embarcadero, Parte Majas, Salto del Tigre  Bolon Ajaw (municipio autonomo Olga Isabel); ranchería El Nance (municipio autonomo Vicente Guerrero); 24 de Diciembre (municipio autonomo San Pedro de Michoacán); San Juan del Río, San Alfredo, Casa Blanca, Miguel Hidalgo e 20 de Febrero (municipio autonomo San Manuel); Nuevo Rosario e San Patricio (municipio autonomo Francisco Gómez), e Nueva Revolución (municipio autonomo Akabalná).

Manifestano il loro ripudio "per le azioni criminali del governo e dei gruppi paramilitari", ed esigono "la fine delle aggressioni contro le comunità zapatiste, la liberazione incondizionata di tutti i detenuti, il risarcimento dei danni causati alle comunità e la garanzia che le comunità sgomberate dai Montes Azules possano ritornare nelle loro case, oltre alla sospensione immediata delle aggressioni a Zinacantán". Chiedono la punizione dei membri di PRD, PRI e PAN "che promuovono gruppi paramilitari come parte della strategia di guerra contro le comunità zapatiste".

Inoltre, condannano "le vessazioni da parte dell'Esercito federalede di cui è stata oggetto la carovana della Commissione Sesta mentre si recava all'Incontro dei Popoli Indigeni d'America a Vícam, Sonora", ed esigono garanzie "affinché la Commissione Sesta possa spostarsi liberamente sul territorio nazionale".

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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