La Jornada – 25 giugno 2007
Aggressioni, arresti e minacce soprattutto in San Miguel Aloápam
L'APPO e l'altra campagna denunciano il piano di repressione del governo di Oaxaca
Allerta dei movimenti sociali di fronte al conflitto in quella parte della sierra nord
HERMANN BELLINGHAUSEN

Il conflitto nel municipio San Miguel Aloápam, nel Sierra Nord di Oaxaca, fa parte della strategia del governo dello stato contro i movimenti sociali indipendenti - hanno denunciato sia le organizzazioni appartenenti all'altra campagna della zona sia l'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO). Non si tratta di un caso isolato. Negli ultimi giorni, con diverse modalità, ci sono state aggressioni, detenzioni e minacce in Xanica, Totolapa e nella zona metropolitana di Oaxaca.

Vista la richiesta al governo di Ulises Ruiz Ortiz, delle autorità priíste di San Miguel Aloápam, così come di gruppi paramilitari, taglialegna ed imprese che sfruttano i boschi, affinché "permetta l'entrata dell'Esercito" a San Isidro Aloápam, "con il pretesto menzognero che gli abitanti di San Isidro sono armati e che l'Esercito deve entrare per 'disarmarli'", sia l'APPO che l'altra campagna sono in allerta.

"Le autorità di San Miguel Aloápam hanno agito col totale appoggio del governo dello stato, hanno pure dato l'opportunità alla polizia preventiva dello stato di aggredire le donne di San Isidro" - ha denunciato il collettivo Todos Somos Presos. "Le autorità di San Miguel mentono sui fatti del 18 giugno. Dicono che c'è stata un'imboscata degli abitanti di San Isidro e che hanno ammazzato della loro gente. Loro erano armati e sono loro che hanno invaso il bosco per continuare a disboscare, loro hanno picchiato e torturato gli arrestati e le arrestate".

È documentato in diverse testimonianze che la violenza in questo municipio zapoteco il 18 di questo mese è stata scatenata dal presidente municipale Fidel Cruz Pablo, che ha estratto una pistola "dai suoi vestiti" ed ha cominciato a sparare contro i contadini di San Isidro che volevano difendere i boschi, mentre un numeroso gruppo di priísti antorchisti e della CNC, molti di loro armati, è arrivato in un posto noto come Iyu Ziuni.

"Le autorità che si presume dovrebbero proteggere i boschi, hanno provocato questa situazione concedendo il permesso ad una delle parti di disboscare nel territorio in conflitto" - insiste l'altra campagna. "Non si tratta di una lotta tra villaggi indigeni, ma invece per la difesa dei boschi, della terra, dell'autonomia" ed è stata "brutalmente soffocata". I comuneros di San Isidro Aloápam fanno parte del Consiglio Indigeno Popolare Oaxaqueño (CIPO-RFM), membro dell'altra campagna, e "non sono armati". Secondo i collettivi aderenti alla Sesta dichiarazione della Selva Lacandona, si tratta solo di "un pretesto per giustificare un massacro".

Le rivendicazioni dell'altra campagna in Oaxaca sono: "che i militari non vadano ad aggredire gli abitanti di San Isidro, libertà immediata dei detenuti e delle detenute (Juana Morales Pérez, Juventino Cruz Pérez, Eutimio Méndez López, Anastasio López Pérez, Artemio Pérez Cruz y Santos Pérez Cruz), cancellazione dei mandati di cattura contro Joaquín López Cruz, Pablo López Alavés y Marcelino Méndez Méndez, abitanti di San Isidro, e basta con le minacce e le accuse contro Dolores Villalobos Cuamatzi, membro del CIPO-RFM".

Escalation contro l'assemblea dei popoli

Da parte sua, l'APPO ha denunciato l'aggressione contro San Isidro Aloápam come parte della escalation contro il movimento sociale oaxaqueño. "Sono responsabili i funzionari di governo per la corruzione che genera guadagni milionari grazie alla distruzione dei boschi, concedendo il permesso di sfruttamento alle grandi imprese cartarie. Conafor, Semarnat, Profepa ed il governo di Oaxaca, invece di cercare e favorire la soluzione dei problemi comunitari, hanno finanziato gruppi di scontro. Dietro a questi problemi ci sono personaggi vicini ad Ulises Ruiz Ortiz, come Bertha Ruth, che consiglia la comunità di San Miguel ed è ex-funzionaria della procura statale, ed Adrián López Cruz, ex-consigliere comunale di San Miguel Aloápam e candidato a deputato del PRI per la sierra nord". Secondo l'APPO "in questo caso c'è stata la chiara intenzione di distorcere l'informazione per falsare i fatti".

Insieme a queste aggressioni alle comunità, l'APPO segnala che sono stati spiccati nuovi mandati di cattura contro membri del suo consiglio statale e che "s'intensifica la militarizzazione in zone come Totolapa ed in tutto il territorio. Non è casuale che nelle comunità dove si trovano persone che militano o simpatizzano con l'APPO si stia dando questo tipo di problemi".

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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