La Jornada On Line - 25/03/2007 20:59
Inizia l'EZLN la seconda tappa dell'Altra campagna in Chiapas

San Cristóbal de Las Casas, Chis. - Il comandante Tacho ha dato inizio, a nome dell'EZLN, alla seconda tappa della "altra campagna", denominata "Campagna mondiale per la difesa della terra degli indigeni", durante la quale si dirigeranno verso il nord del paese.

Nel suo messaggio ha assicurato che nonostante i tentativi per ostacolare la prima tappa, ora impegnano la loro parola per portar avanti questa seconda fase che si caratterizzerà con la difesa dei territori indigeni, i più poveri dal Messico e del mondo.

Prima di Tacho il delegato zero, Marcos, ha detto che gli indigeni "soffrono e subiscono l'emarginazione, l'oblio ed il disprezzo".

Nell'atto inaugurale ha pure parlato la comandante Keli che ha denunciato che in Chiapas si sta scatenando un'altra offensiva contro le basi dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), da parte dei priisti che sono appoggiati dal governo perredista dello stato del Chiapas.

Ha ribadito che in Chiapas, l'EZLN "ha fatto un vero recupero agrario e grazie a questo, esistono migliaia di famiglie che erano state spogliate delle loro terre prima del 1994. Oggi invece ce l'hanno per lavorare per un futuro migliore".

Il vescovo ausiliare della diocesi locale, Enrique Díaz Díaz, ha commentato che il movimento iniziato dall'EZLN, con "un'altra campagna", è un tentativo importante per la lotta del riconoscimento dei diritti degli indigeni.

Le cause che diedero origine al movimento zapatista in Chiapas non sono risolte ed "è cambiata molto poco la situazione degli indigeni, è ancora emarginazione ed oppressione", - ha segnalato il prelato che ha commentato che la diocesi appoggia moralmente gli indigeni che lottano.

Dopo l'atto centrale, gli zapatisti hanno partecipato ad una tavola rotonda, per ascoltare le denunce delle aggressioni che si subiscono nella zona della selva Lacandona, ma non hanno ancora spiegato il percorso del giro che faranno a partire da lunedì.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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