La Jornada – domenica 25 marzo 2007
L'ONG internazionale corregge la cifra di morti appena riportata nella sua relazione
CCIODH: sono 26, non 23, i morti per il conflitto sociale a Oaxaca
Non è finita la "violenza politica" - denuncia presentando la nuova lista

EMIR OLIVARES ALONSO

La Commissione Civile Internazionale di Osservazione dei Diritti Umani (CCIODH) ha denunciato che è aumentato a 26 il numero dei morti ad Oaxaca a seguito del conflitto sociale.

Dopo aver corretto alcuni errori nei suoi dati, l'ONG internazionale ha aggiunto quattro nomi alla sua lista di 23 morti ed ha eliminato quello di un uomo deceduto prima del periodo investigato.

La commissione di stampa della CCIODH ha spiegato che due dei decessi appena inclusi nella relazione sono accaduti dopo la sua visita ed investigazione sullo stato dei diritti umani in Oaxaca ed altri due erano avvenuti in ottobre, ma prima non erano stati confermati.

Con questi nuovi dati, il numero delle morti durante il conflitto è aumentato da 23 a 26, per cui l'organismo - composto per lo più da attivisti e specialisti europei - denuncia che la violenza politica nell'entità "non è terminata, a dispetto degli sforzi istituzionali per dimostrare una situazione di tranquillità".

I nomi dei morti appena inclusi nella lista sono: Jesús Montalvo Velasco, deceduto l'8 ottobre nel frazionamento Tequio Santa Cruz de Xoxocotlán; Alejandro López López che ha perso la vita il 20 ottobre 2006, lungo la strada da San Agustín Loxicha a Llano Palmar; Roberto Hernández Martínez, attaccato il 19 gennaio nella comunità di Agua Fría, e Marcelo Jacinto Hernández, morto il 31 gennaio in Santa Lucía del Camino.

La ONG ha pure riportato che una maestra appartenente alla sezione 22 del Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell'Educazione è stata aggredita sessualmente il 24 febbraio ed ha presentato denuncia. Inoltre Pedro Cristiano Gutiérrez, architetto di 33 anni, è stato attaccato il 23 febbraio con pestaggi ed arma bianca: il suo stato di salute è ancora grave.

L'organizzazione afferma che tutte queste aggressioni sono dovute al fatto che le autorità statali continuano ad esercitare "illegittimamente le facoltà loro conferite dalla legge, col fine di limitare il diritto costituzionale di partecipazione ed associazione politica a coloro che si oppongono all'attuale governatore (Ulises Ruiz)".

La lista completa dei morti durante il conflitto di Oaxaca e le date presentati dalla CCIODH è la seguente:
8 agosto Marcos García Tapia, il 9 agosto: Andrés Santiago Cruz, Pedro Martínez Martínez e Pablo Octavio Martínez Martínez.
José Jiménez Colmenares il 10 agosto, Gonzalo Cisneros Gautier il 16 agosto, il 22 Lorenzo Sampablo Cervantes, il primo di ottobre Daniel Nieto Ovando, il giorno seguente Arcadio Fabián Hernández Santiago, José Manuel Castro Patiño il 3 ottobre, il 5 Jaime René Calvo Aragón, l'8 Jesús Montalvo Velasco, il 14 Alejandro García Hernández, Pánfilo Hernández il 18, Alejandro López López il 20.
Il 27: Bradley Roland Will, Emilio Alonso Fabián, Esteban Ruiz, Esteban López Zurita ed Audacia Olivera Díaz.
Il 29: José Alberto López Bernal, Fidel Sánchez García e Roberto López Hernández.
L'8 dicembre Raúl Marcial Pérez, 19 gennaio Roberto Hernández Martínez e Marcelo Jacinto Hernández il 31 gennaio 2007.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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