La Jornada – Domenica 25 febbraio 2007
Le basi dell’EZLN si difenderanno con le buone o con le cattive
Denunciano aggressioni su terre recuperate ad Ocosingo

DALLA REDAZIONE

La giunta di buon governo del caracol Resistencia Hacia un Nuevo Amanecer ha denunciato ieri le aggressioni da parte di paramilitari provenienti dall'Ejido Cuxulja', seconda sezione, e dal villaggio Gracias a Dios, del municipio di Ocosingo.

I membri della giunta di buon governo Javier Gómez Ruiz, Buda Sánchez Hernández e Roberta Santiz Pérez hanno informato che queste persone da due anni sono causa di problemi nelle terre recuperate dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale nel 1994.

Hanno raccontato che dallo scorso 20 febbraio hanno rovinato sei ettari di montagna preparati per coltivazione di mais intorno alle case di compagni delle basi di appoggio dove avevano seminato il loro caffè, e che hanno abbattuto 300 piante di caffè.

Hanno inoltre abbattuto 15 pini e si sono portati il legname nei loro villaggi; hanno distrutto uno steccato di divisione di pascoli e tagliato due recinti di filo spinato; dai pascoli hanno tirato fuori il bestiame di proprietà degli abitanti di Rosario per mettere il oro. Denunciano che i provocatori erano accompagnati da sei persone armate.

Hanno inoltre comunicato che gli aggressori sono diretti dal comitato privato del villaggio Jerusalén, di competenza di Guadalupe Santiz Gómez, "perché il piano del malgoverno federale e statale è mantenere lo scontro con gli zapatisti. L'idea del governo è impedire il lavoro dell'altra campagna ed il viaggio dei comandanti nei 32 stati della Repubblica Messicana".

Tra la giunta di buon governo e le commissioni agrarie di Francisco Gómez si è cercato la soluzione tra le parti, "ma loro non hanno mai rispettato l'appezzamento che abbiamo recuperato nel 1994. Sappiamo che quel terreno è stato sequestrato da una banca. Per noi sono proprietà recuperate che appartengono al nostro territorio autonomo".

Avvertono che le giunte di buon governo dei cinque caracoles e le basi di appoggio dell'EZLN difenderanno i terreni recuperati "con le buone o con le cattive insieme ai nostri popoli, perché abbiamo versato il sangue per difendere la nostra madre terra. Diciamo ai governi federale, statale e municipale, ed ai dirigenti delle organizzazioni che stanno provocando problemi dentro i nostri territori autonomi che, se si verificheranno gravi confronti, ne saranno i responsabili.

Noi, come zapatisti, non creiamo problemi; rispettiamo le altre organizzazioni, ma se non ci rispettano, neanche noi lo faremo, e dobbiamo difendere i nostri diritti come zapatisti".

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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