Al grido di "Ritornino le scuole!", centinaia di alunni della scuola materna "Teresa Luna Vargas", delle scuole elementari "Ricardo Flores Magón" e "Guillermo Prieto", del Centro de Atención Múltiple, così come genitori, insegnanti democratici della sezione XXII e abitanti della frazione "El Retiro" del municipio di Sta Maria el Tule, hanno marciato nella giornata di oggi per le strade di Oaxaca.
Il corteo è partito alle 17:00 circa dal IEEPO verso il centro storico della capitale di Oaxaca, nonostante lo stato di polizia e di repressione ancora vigente. Il corteo è stato in maggioranza composto da bambini e bambine in uniforme scolastica, i quali negli ultimi mesi hanno dovuto fare lezione in strada, poiché, dal settembre dell'anno scorso, durante lo sciopero degli insegnanti, un gruppo di priisti capeggiati da Teofilo Chávez ha occupato le scuole. Oggi, le centinaia di bambini di questi centri scolastici, compreso l'asilo nido e il centro per bambini con necessità educative particolari, fanno lezione sotto le intemperie, in condizioni insalubri e insicure.
Gli slogan sono stati scanditi con entusiasmo dai bambini: "ritornino le scuole", "ritornino le scuole". Da un furgoncino agghindato di palloncini, un bambino gridava : "Vogliamo maestri, non pagliacci!". "Studiare imparare, per difendere il popolo", gridavano i più grandi. "Se Ulises non se ne va, la pace non arriverà".
Durante lo sciopero degli insegnanti, che domandava la cacciata di Ulises Ruiz dal governo, con l'appoggio economico dello stesso governo, sono stati assoldati gruppi d'attacco e di sbandati per "fare lezione" ai bambini.
Con questa menzogna i priisti hanno cominciato a invadere e occupare le scuole che, ad oggi, e nonostante gli accordi con il governo, non vogliono mollare perché le considerano come luoghi di potere e bastioni della Sezione 59, creata dal governo con l'intenzione di dividere la storica sezione XXII. Quello che è evidente è che per il popolo esiste un solo corpo docenti, quello democratico e militante, impegnato nell'istruzione e nella lotta delle istanze sociali.
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(traduzione a cura di radio silvanetti)
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