La Jornada – 24 febbraio 2007
Non smobiliteranno finché non saranno consegnate le chiavi di 275 scuole
Maestri hanno occupato 7 uffici governativi a Oaxaca
OCTAVIO VELEZ ASCENCIO - CORRISPONDENTE

Oaxaca, Oax, 23 febbraio - La sezione 22 del Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell'Educazione (SNTE) continua l'occupazione per il terzo giorno consecutivo di uffici dell'amministrazione statale, nonostante l'avviso da parte del titolare della Segreteria Generale di Governo (Segego) Teófilo Manuel García Corpus, che invierà la polizia per sgomberarli.

Il magistero ha occupato sette delegazioni regionali di governo e 24 subdelegazioni, come la Segego, e non otto uffici, come dichiarato da García Corpus, ha precisato Ezequiel Rosales Carreño, segretario dell'Organizzazione del movimento magistrale. "Finché il governo non consegnerà tutte le scuole e le chiavi saranno nelle mani dei compagni direttori, la nostra protesta continuerà" - ha spiegato Rosales Carreño.

Anche se il governo statale ha informato la stampa di una presunta conclusione di 84 conflitti su un totale di 275 scuole, non ha consegnato ancora nessuna relazione ufficiale alla Commissione Politica della sezione 22 "per poter constatare che ci sia stata effettivamente una soluzione".

Inoltre, il tavolo unico di alto livello, con rappresentanti della Segreteria Generale di Governo, dell'Istituto Statale di Educazione Pubblica di Oaxaca e del movimento magistrale, non si è più incontrato dal 14 febbraio per il disinteresse dell'amministrazione statale.

Rosales Carreño ha anticipato che l'assemblea statale del magistero, del prossimo 3 marzo, deciderà se sospendere le occupazioni di uffici governativi o se "avviare azioni più contundenti", nel caso che i conflitti non siano risolti.

"Se prima dell'assemblea ci consegnano le chiavi delle 275 scuole nelle quali persistono problemi, nello stesso momento smetteremo le occupazioni" - ha precisato.

Cástulo López Pacheco, uno dei portavoce dell'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca, ha detto che proseguirà l'appoggio delle sue basi alle azioni della sezione 22 del SNTE perché "la lotta legittima non si può fermare", nonostante le minacce dell'amministrazione statale.

Le proteste "hanno davvero ragione" per la mancanza di capacità del governo federale di adempiere alla minuta sottoscritta il 28 ottobre che stabiliva l'inizio del ciclo scolastico 2006-2007. "Per noi la Federazione è la responsabile, perché non riconosciamo il governo locale visto che è il responsabile della violenza".

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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