La Jornada – Venerdì 23 novembre 2007
I priisti minacciano con spari in aria, bastoni e machete
Aumenta l'offensiva di Opddic contro gli zapatisti
Hermann Bellinghausen - Inviato

San Cristóbal de las Casas, Chis., 22 novembre - Nei giorni scorsi, uomini armati, membri dell'organizzazione priista Organizzazione per la Difesa dei Popoli Indigeni e Contadini (Opddic), hanno aggredito le basi di appoggio zapatiste della comunità Bolom Ajaw, oltre a lanciare minacce di morte contro gli autonomi. Almeno in un'occasione i priisti hanno sparato in aria e minacciato con bastoni e machete. L'aggressione più recente risale a lunedì scorso.

La giunta di buon governo (JBG) Corazón del arcoiris de la esperanza, nel caracol di Morelia, ha denunciato che quel giorno circa 19 membri di Opddic, otto armati ed il resto con machete e bastoni, hanno affrontato una trentina di contadini zapatisti nella loro comunità, Bolom Ajaw, nella regione di Montagna del municipio autonoma Olga Isabel   (ai confini con il municipio ufficiale di Tumbalá). Secondo la giunta, quelli di Opdicc operano con ricetrasmittenti portatili e macchine fotografiche.

Sebbene siano costanti le aggressioni contro gli zapatisti da parte di membri di Opddic, in maggioranza abitanti della comunità Agua Azul (vicino allo stabilimento balneare che ha lo stesso nome), le cose sono peggiorate lo scorso giorno 13, quando quelli di Opddic hanno invaso il campo coltivato di Bolom Ajaw, pretendendo di coltivarlo loro.

Con armi calibro .38 e .22 hanno sparato in aria, minacciando con che "avevano buone armi" ed hanno avvisato così le basi di appoggio zapatiste: "Se non ve ne andate da questo i vostri corpi saranno fatti a pezzi gettati nel fiume". Gli zapatisti hanno proseguito a seminare il mais, ma sono stati minacciati con i machete, e per non cadere nella provocazione si sono dispersi". Sulla strada di ritorno molti sono stati intercettati da altri membri di Opddic "in stato di ebbrezza".

Il giorno 16 nello spaccio autonomo di San José, non lontano, sulla strada Ocosingo-Palenque, è arrivato un messaggio: "Avvertiamo quelli dell'EZLN de Bolom Ajaw di andarsene quanto prima, perché domani, o nella notte, arriverà l'Esercito". Da un'auto Urvan della società Las Brisas, alcune persone hanno consegnato questo messaggio a Juan García López, di Opddic, e lui l'ha portato allo spaccio.

Il giorno 17 si è presentato a Bolom Ajaw un gruppo della Opddic, composto sa Salomón Moreno Estrada, Jerónimo Urbina López, Manuel Hernández López e José Alberto Gabina López, insieme a Juan Hernández Nava, il quale ha detto di essere della Commissione Nazionale per le Aree Protette. Presumibilmente "indagava" sulla "voce" secondo cui Bolom Ajaw "era stata abbandonato dai suoi abitanti". Ha insistito nell'interrogare gli zapatisti al riguardo, senza dire però da dove aveva preso questa falsa informazione. Gli zapatisti si sono raggruppati e la "comitiva" si è ritirata.

Poi c'è stata l'aggressione di lunedì 19. La JBG "condanna queste azioni del braccio destro paramilitare del malgoverno federale e statale" e ritiene responsabile il governo "di quello che potrà accadere a Bolom Ajaw, sulle rive del fiume Agua Azul".

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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