22 novembre 2007 – brevi de La Jornada
A piedi, gli indigeni chiapanechi portano gli aiuti ai disastrati del Tabasco
Hermann Bellinghausen  –  inviato

San Cristóbal de las Casas, Chis. - Comunità e municipi autonomi della zona nord del Chiapas hanno fatto arrivare parte dei propri viveri e prodotti agricoli alle comunità del vicino stato del Tabasco colpite dalle gravi inondazioni. Gli indigeni hanno percorso a piedi parte dei viaggi per consegnare gli alimenti, su strade di fango tra i monti.

Questo fine settimana, un gruppo di contadini choles, basi di appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) hanno portato dalle proprie comunità fino al municipio di Jalapa, Tabasco, sacchi di generi alimentari per i disastrati.

Hanno portato a spalle i loro prodotti per tre ore sulla catena montuosa del nord prima di raggiungere la strada ed un veicolo che permettesse loro di concludere il viaggio. Hanno detto di venire da Álvaro Obregón, nel municipio chiapaneco di Tila, confinante con Agua Blanca (Tacotalpa) Tabasco.

Secondo l'Altra Campagna nella regione, da informazioni ricevute da Jalapa di César Felipe Gutiérrez Meza, questo lunedì gli indigeni hanno consegnato le "provviste" al dottor Wilbert Narváez Narváez, simpatizzante della Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona.

Il gruppo di choles ha riferito che la strada che li collega è distrutta e questo lascia isolata non solo la loro comunità, ma anche Guanal Chiapas e Panshú.

"Questo non è stato d'ostacolo per loro che hanno portato quello che loro stessi coltivano e preparano: pozol, totoposte, mais ed altri prodotti", informa a sua volta l'Altra Campagna.

Gli indigeni hanno detto che le condizioni di isolamento li hanno costretti a caricarsi addotto i prodotti, provenienti da circa 300 famiglie distribuite nelle vicinanze della catena montuosa chiapaneca. I generi alimentari sono stati distribuiti lunedì nel villaggio di Oxolotán.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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