La Jornada – Sabato 21 luglio 2007
Marcos: il nostro anticapitalismo è "modesto"
ELIO HENRIQUEZ

San Cristóbal de las Casas, Chis., 20 luglio - L'anticapitalismo che spinge l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) è "modesto", ma "punta al cuore stesso del sistema", ha affermato il subcomandante Marcos, il quale ha aggiunto che i ribelli chiapanechi hanno deciso di essere anticapitalisti "attaccando la proprietà dei mezzi di produzione".

Accompagnato da 14 comandantes e comandantas della commissione Sexta dell’EZLN, ha sostenuto che "potranno cambiare le abitudini di consumo di una società o le forme ed i mezzi per la circolazione delle merci, ma se non cambiano la proprietà ed i mezzi di produzione, se non sparisce lo sfruttamento del lavoro, il capitalismo proseguirà vivo e vegeto".

Partecipando alla tavola rotonda Di fronte al saccheggio capitalista, difendiamo la terra ed il territorio, insieme a rappresentanti di organizzazioni contadine di Brasile, Corea, India e Stati Uniti, Marcos ha insistito che il problema del capitalismo è che "pochi sono padroni di tutto e molti padroni di niente, e questo deve di cambiare, deve essere sovvertito".

All'evento, realizzato la sera di giovedì nel Centro Indigeno di Formazione Integrale Fray Bartolomé de Las Casas, al quale hanno partecipato circa mille persone, il subcomandante ha segnalato che "tutti gli sforzi attuali di anticapitalismo sono rispettabili ed hanno la loro importanza".

Precedentemente, il tenente colonnello Moisés ha assicurato che gli zapatisti "sono ormai padroni dei mezzi di produzione", grazie alle terre che "hanno recuperato" dopo l'insurrezione del gennaio 1994.

Ha dichiarato che "per colpire il capitalismo bisogna prendere nelle nostre mani i mezzi di produzione, e che siano i lavoratori a decidere come usarli e che i profitti vadano al popolo".

Il delegato Zero ha iniziato il suo discorso mostrando una lattina di bibita ricordando che nella prima riunione qualcuno criticò gli zapatisti perché vendevano Coca Cola. "Siamo stati zitti per cortesia e non abbiamo chiesto a chi ci aveva ripreso che scarpe e che vestiti usava", perché esistono vari modi di affrontare il capitalismo.

"Noi diciamo solo che il nostro è un anticapitalismo modesto: è quello che punta al cuore stesso del sistema".

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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