La Jornada – Sabato 21 aprile 2007
Denunciano minacce, distruzioni ed invasione di terre
Soldati ed un gruppo filogovernativo perseguitano gli zapatisti

HERMANN BELLINGHAUSEN - Inviato

San Cristóbal de las Casas, Chis. 20 aprile - Nei giorni scorsi il villaggio 24 de Dicembre, nel municipio autonomo San Pedro de Michoacán, è stato vessato da soldati armati, mentre persone dell'organizzazione filogovernativa Unión de Ejido de la Selva (UES) invadono i suoi campi, introducono bestiame, causano danni e minacciano di impadronirsi delle terre degli zapatisti. Così ha denunciato oggi la giunta di buon governo (JBG) Hacia la esperanza, con sede nel caracol di La Realidad.

"Facciamo sapere delle provocazioni e vessazioni che l'Esercito e quelli di UES compiono contro i nostri compagni, come sta succedendo da quando si sono ricollocati, come già abbiamo denunciato" [al riguardo, vedere La Jornada - 12 e 13 marzo 2007]. Si tratta di un ulteriore episodio dell'attuale escalation contro l'autonomia, le comunità in resistenza e le terre recuperate dopo l'insurrezione dell'EZLN.

Effettivi dell'Esercito stabiliti nella base di operazioni di El Momón "minacciano e provocano", dice la JBG. "In questi ultimi giorni stavano scavando nel terreno dove lavorano e vivono quelli del villaggio 24 de Diciembre. Nel terreno recuperato tagliano il passaggio verso l'entrata, come per impedire il passaggio dei e delle compagne. Inoltre, spezzano e distruggono gli alberi che la comunità sta curando".

La denuncia precisa che "in questi giorni stavano 'lavorando' circa 40 soldati armati. Vanno anche alla sorgente dove i compagni prendono l'acqua per cucinare e bere, lasciando i loro escrementi a pochi metri dalla sorgente d'acqua".

Nel frattempo, gli aggressori di UES, che vivono nelle vicine comunità Nuevo Momón, Cruz del Rosario e El Eden, "continuano a provocare con la complicità dell'Esercito". Questo, è vero, è acquartierato ad alcuni metri del villaggio zapatista 24 de Diciembre. Gli autonomi accusano anche i membri di UES di rompere continuamente l'insegna che indica la comunità ribelle. A colpi di machete. Ogni volta che si installa, "lo distruggono e lo tolgono". Quelli di UES "hanno messo il loro bestiame nel terreno dove lavorano i compagni, terreno che è recuperato. Chiaramente, con queste azioni stanno dimostrando che vogliono sgomberarli, ma non lo permetteremo" - avverte la JBG della zona Selva Fronteriza, dalla valle tojolabal.

Senza bisogno di ironia, la giunta zapatista afferma: "A questi provocatori la terra non manca, perché dal 1995 loro si sono presi gli appezzamenti degli zapatisti che vivevano a Nuevo Momón, e che se n'erano andati per l'arrivo dell'Esercito nelle comunità. Da allora quelli di UES lavorano nelle terre che appartenevano di diritto ai nostri compagni".

Bisogna ricordare che le famiglie di 24 de Diciembre sono vissute in esilio per più di 10 anni per la persecuzione diretta dell'Esercito, mentre le loro case e terre sono state loro sottratte da altri coloni di Nuevo Momón, dove le famiglie basi di appoggio dell'EZLN erano ejidatarie fino al 1995. Ora si sono stabilite in un villaggio proprio nelle zone recuperate di quello che fu Rancho El Momón, parte del latifondo di allevamento del bestiame di cui era proprietario il generale ed ex-governatore Absalón Castellano Domínguez fino all'insurrezione del 1994.

Secondo l'autorità autonoma ribelle, "è chiaro che in tutte queste azioni c'è la complicità di (il presidente) Felipe Calderón Hinojosa e Juan Sabines Guerrero, governatore del Chiapas, insieme ad Antonio Vásquez Hernández, che si dice presidente municipale di Las Margaritas", che "tentano e vogliono che i compagni smettano di essere zapatisti offrendo loro in cambio di poter ritornare al proprio villaggio di origine; cioè, offrendo la loro stessa terra che hanno dovuto abbandonare per la stessa guerra portata avanti dal governo federale contro i nostri popoli. In questo modo è evidente la politica di contrainsurgencia e per questo manipolano quelli di UES".

Gli zapatisti esigono dai membri di UES "che tolgano il loro bestiame dal terreno 24 de Diciembre e che lo portino nel podere che era dei compagni a Nuevo Momón. Non vogliamo altre provocazioni. Semplicemente lavoriamo le terre che ci spettano, grazie ai nostri compagni che hanno sacrificato la vita affinché i popoli zapatisti abbiano dove vivere e lavorare degnamente".

La JBG ritiene responsabili di "qualsiasi provocazione ed aggressione" la UES, l'Esercito, il presidente municipale perredista di Las Margaritas, Antonio Vásquez Hernández, il governatore Juan Sabines Guerrero ed il presidente Felipe Calderón Hinojosa.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

logo

Indice delle Notizie dal Messico


home