La Jornada – Martedì 21 marzo 2007
Testimoni su terre recuperate confermano che l’organizzazione è paramilitare
Collera e prese di distanza tra le fila di Opddic dopo l'arresto dei suoi leader
Crediamo che il governo voglia misurare "la forza di noi zapatisti"
HERMANN BELLINGHAUSEN - Inviato

La Garrucha, Chis., 20 marzo - Lo "sgarro" governativo a Pedro Chulín Jiménez ed altri dirigenti dell'Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic) ha risvegliato reazioni diverse tra i suoi seguaci. In alcune comunità minacciano di rappresaglie le basi di appoggio zapatiste. In altri casi, come gli autotrasportatori della valle di Taniperlas, ci sono state prese di distanza e "si sono fatti indietro".

Secondo informazioni raccolte dalla giunta di buon governo (JBG) della selva tzeltal, "dopo la 'detenzione' di Chulín, alcuni fratelli di Opddic dicono che 'arresteranno' i nostri compagni per fare pressioni per la liberazione del loro capo. Ma non l'hanno fatto". In alcune comunità dove non avevano ammesso apertamente di far parte della sua organizzazione, "hanno reagito duramente e confermato che è il loro dirigente; così si è visto che sono paramilitari".

È il caso della comunità Rafael Moreno, nel municipio autonomo Francisco Gómez, una delle più minacciate nelle scorse settimane. "Lì è nato un gruppo di Opddic che ora dice che 'legalizzerà' tutto il terreno. Quelli che li istruiscono sono i capi priisti, che mettono insieme la gente affinché occupi la terra dove i compagni basi di appoggio hanno la loro milpa. E gli altri l'hanno incendiato, hanno fatto scappare il bestiame e poi l'hanno fatto coi cavalli".

Non lontano, a Río Jordán, già nel municipio autonomo San Manuel, una famiglia di allevatori, i Domínguez, si è affiliata a Opddic. I figli dell'ex proprietario poco tempo fa avevano preteso di mettersi dove stava il loro rancho. "Dicevano che era arrivata l'ora di ritornare. I nostri compagni li hanno subito cacciati".

In altri luoghi la situazione non è stata così facile. Il 2 marzo circa 20 persone sono venute a rovinare la milpa nelle terre recuperate di San Juan del Río (anche questo di San Manuel). Provenivano dai poderi di Ojo de Agua e Candelaria, col presunto appoggio del presidente municipale di Ocosingo, Matías Morales. Questi priisti da nove anni fanno ostilità e provocazioni alle basi dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), ma ora agiscono più apertamente.

"Quelli di Opddic dicono che quest'anno devono entrare in tutti i terreni recuperati", aggiunge la JBG Camino del futuro. "Crediamo che il piano del governo, più che appoggiare quelli di Chulín, è vedere la forza che abbiamo noi zapatisti".

In un'esposizione collettiva a molte voci che si alternano, e che a tratti si concentrano in appassionati scambi in tzeltal per perfezionare i dati, la JBG dice: "La questione della Opddic ha ripreso forza nella zona. Al principio non l'abbiamo preso molto in considerazione, disturbavano solo nel municipio autonomo Ricardo Flores Magón. Era una pressione presente da anni. Quando i problemi si sono presentati a San Manuel e Francisco Gómez, ci siamo resi conto che prendeva forza dal governo che li ha autorizzati ad entrare nelle terre che coltivano le basi di appoggio zapatiste".

Le autorità autonome sottolineano: "Si era deciso di invitare le parti per cercare un accordo. La giunta ha tentato le misure più ragionevoli, ma Opddic non ha mai voluto un accordo. Gli abbiamo mandato tre o quattro lettere, abbiamo tentato con le buone. Ma niente. E quando hanno creato problemi da qualche parte, noi abbiamo tentato di tutto per difendere i nostri compagni. Ci siamo messi insieme ai municipi per opporre resistenza. Così si sono impedite le aggressioni contro Nuevo Rosario (Francisco Gómez) ed Emiliano Zapata (a Ricardo Flores Magón)".

Altre organizzazioni hanno accettato di dialogare con la JBG, come la Aric ufficiale e l'Organizzazione Regionale dei Coltivatori di Caffè di Ocosingo (Orcao). Entrambe hanno partecipato alle aggressioni a Nuevo Rosario. La Orcao "ha fatto il patto di controllare la gente perché non molesti gli zapatisti. Quelli che non lo rispettano vengono espulsi. Quelli che hanno attaccato i compagni a Nuevo Rosario sono usciti e sono diventati priisti".

Invece, "Opddic dice che parlerà solo con la Segreteria della Riforma Agraria, che la giunta zapatista non conta". L'autorità autonoma sottolinea: "Condividiamo comunità con tutti questi fratelli indigeni; cerchiamo di non litigare". A Nuevo Rosario, "poco fa hanno portato il loro bestiame su terreni delle basi di appoggio dell'EZLN; siamo andati a cacciare i loro animali e portarli sui terreni dei fratelli, ma non siamo entrati, li abbiamo solo restituiti".

Gli autonomi spiegano: "Ci aiutiamo tra noi. A Rafael Moreno, di Francisco Gómez, appoggiano i compagni di San Manuel. Non è così semplice che i problemi si fermino in un municipio. E la nostra organizzazione è molto unita".

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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