La Jornada – Domenica 19 agosto 2007
SGOMBERO NEI MONTES AZULES, ARRESTATI SEI CAPOFAMIGLIA
ELIO HENRIQUEZ - ANGELES MARISCAL

San Cristóbal de Las Casas, Chis., 18 agosto - Agenti federali e statali hanno sgomberato oggi alcune famiglie che vivevano nei poderi Nuevo Salvador Allende e El Buen Samaritano, nella riserva dei Montes Azules, municipio di Ocosingo. Sei capofamiglia sono stati arrestati ed accusati di crimini ambientali, saccheggio e danni a proprietà altrui. Altre 39 persone sono state trasferite in un albergo del municipio La Trinitaria.

Il ricollocamento è avvenuto dopo che indigeni tzeltales e meticci che abitavano in entrambe le località si erano rifiutati di negoziare la loro permanenza con la Segreteria della Riforma Agraria, visto che alcuni erano arrivati nella zona 30 anni fa. Davanti a questo rifiuto la dipendenza ha lasciato nelle mani del governo statale la risoluzione del conflitto.

Così, la Procura Generale dello Stato ha accolto i ricorsi penali per crimini ambientali e saccheggio, presentati, rispettivamente, dalla Segreteria dell'Ambiente e Risorse Naturali (Semarnat) e da indigeni lacandoni che si proclamano proprietari dei poderi, ed ha richiesto l'intervento di poliziotti federali.

La mattina di questo sabato sono arrivati nella zona del Río Negro circa 200 agenti della Polizia Federale e Statale Preventiva, della Procura Federale della Protezione dell'Ambiente e della Procura Generale della Repubblica.

Appoggiati da elicotteri hanno circondato oltre 40 persone. Li hanno obbligati a salire sugli elicotteri e li hanno portati nel capoluogo municipale di La Trinitaria - vicino a Comitán - dove li hanno lasciati in alloggi provvisori fino alla definizione della loro situazione.

Dopo l'operativo, indigeni lacandoni e personale della Semarnat hanno raggiunto la zona per distruggere le abitazioni ed i recinti dei pascoli costruiti dai coloni per tre decenni.

I capofamiglia sono stati arrestati, trasferiti a Tuxtla Gutiérrez e presentati davanti al Pubblico Ministero per l'avvio dei processi penali.

Ai detenuti sono stati sequestrati quattro armi calibro 22, cento capi di bestiame, tre uccelli esotici in pericolo di estinzione, quattro motoseghe, 9.800 pesos in contanti e quattro cavalli. Per problemi climatici, i poliziotti non sono riusciti ad entrare in un terzo podere.

Probabilmente le famiglie sgomberate fanno parte del gruppo di indigeni che un po' di tempo fa ricevettero 58 milioni di pesos per essere ricollocati.

Nuevo Salvador Allende era abitato da tre decenni da una famiglia di indigeni tzeltales, antichi acasillados delle fincas di Ocosingo. A El Buen Samaritano c'erano meticci dediti all'allevamento.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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