La Jornada – Sabato 17 marzo 2007
L’autorità federale “appoggia e comanda” i paramilitari della Opddic, dicono gli zapatisti
"La Procura Agraria pianifica gli scontri tra gli indigeni"

HERMANN BELLINGHAUSEN - Inviato

Ejido Morelia, Chis., 16 marzo - "Stiamo a vedere come il governo ci vuole distruggere. Con i suoi stessi funzionari organizza persone che creino problemi nelle nostre comunità in resistenza. Quei funzionari godono il loro stipendio, seduti in poltrona nel loro ufficio, e non gli importa che possano perdere la vita i contadini. Sappiamo che la Procura Agraria (PA) studia piani affinché ci siano scontri tra indigeni", sostiene la giunta di buon governo (JBG) Corazón del arcoiris de la esperanza, valutando davanti alla stampa ed ai difensori dei diritti umani gli avvenimenti più recenti avvenuti nei suoi municipi autonomi.

Il tema, la grande preoccupazione, è l'offensiva contro le terre recuperate dalle basi di appoggio zapatiste, scatenata ultimamente dall'Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic) in diverse regioni della selva e della montagna tzeltal. A volte agiscono gruppi di altre associazioni, ma tutto indica che Opddic è incaricata di reclutare, addestrare ed indottrinare nelle comunità contro le basi di appoggio dell'EZLN per le terre su cui queste vivono e lavorano da più di dieci anni.

Prende la parola un uomo: "nella giunta sappiamo che il governo manovra le organizzazioni e ci minaccia. L'idea degli stessi funzionari è che tra comunità incominciamo a batterci, affinché non ci venga contro la forza federale, ma gli stessi indigeni.

I politici nelle loro campagne offrono terre. Dove stanno? Alcuni fratelli di altre organizzazioni ci credono. Non vediamo terreni disponibili, liberi. Quelli recuperati li coltivano le basi zapatiste, ed anche altri fratelli. Vergognosamente i politici promettono che li legalizzeranno in ejidos. Se alcuni fratelli ci credono, ci saranno scontri".

Segnala che questo “accade molto” nella zona del caracol Torbellino de nuestras palabras. "Le autorità dei municipi autonomi lo vedono. Insieme siamo giunti alla conclusione che un’idea del governo" - dice, circondato da membri della JBG e rappresentanti dei municipi Olga Isabel, Vicente Guerrero, Miguel Hidalgo, Primero de Enero, 17 de Noviembre ed Ernesto Che Guevara, e delle regioni autonome coinvolte: Santo Domingo, La Montaña e San José en Rebeldía.

"Il governo nega tutto. Dice di non sapere niente"

Subito dopo parla una donna chi presiede la JBG: "Quelli di Opddic sono paramilitari che provocano problemi tra la povera gente. Perché? Quando succede qualcosa di grave, il governo prende le distanze e dice di non sapere niente". Serena, aggiunge: "Sappiaom bene che hanno contatti diretti e non se ne preoccupano. Non hanno paura, è quello che dicono. Spuntano quelli di Opddic in diverse parti, e possono farlo perché il governo li appoggia e li manda".

Il portavoce del municipio autonomo Olga Isabel, dove le minacce sembrano gravi, riferisce che quelli di Opddic ripetono costantemente che "se il governo non sgombera gli zapatisti, lo faranno loro". Ricorda che dopo il 1994 "siamo entrati nelle terre con altri indigeni, poi alcuni siamo rimasti in resistenza ed altri, come quelli di CNPI, hanno chiesto i titoli di proprietà delle terre recuperate. Noi abbiamo deciso di non presentare al governo questa richiesta, perché avevamo preso l'accordo di lavorare collettivamente".

La PA si è affrettata a censire i richiedenti, e con celerità ha approvato l'ejido Muk'kulum Bachajón nel 2002. Fin dall'inizio si è trattato di un abuso contro le famiglie in resistenza. "Alla fine di giugno 2004, per la prima volta arrivano i rappresentanti di Opddic e si riuniscono nella comunità Bajtranca, per prepararsi contro di noi. Tutto è organizzato dai priisti Pedro Chulín, Norberto Sántiz López, che è stato presidente di Oxchuc, e Juan López Demeza, di Bachajón".

Bisogna sottolineare che Chulín è "indagato" dalla procura speciale dello stato in qualche domicilio di Tuxtla Gutiérrez, in base alle pratiche giudiziarie discrezionali delle autorità chiapaneche di un tempo, da queste parti. Da parte sua, l'ex-sindaco di Oxchuc è in carcere dal 2005 per corruzione, traffici illeciti ed arricchimento inspiegabile; non si è citato Sántiz López in relazione con Opddic e la paramilitarizzazione. Ambedue hanno in comune la loro vicinanza con l'ex-governatore provvisorio Roberto Albores Guillén.

La convivenza tra gli zapatisti ed i loro vicini si è deteriorata. "Il comissariato ejidale, Jerónimo Demeza Jiménez e Sebastián Luna López hanno cominciato a sparlare: a dire che gli zapatisti non sono censiti, devono lasciare la terra, che il municipio autonomo 'non esiste'. Hanno portato degli ingegneri, non li hanno mai fatti passare, ma dicono che hanno eseguito misurazione, chi sa come. Il Tribunale Unitario Agrario dice che ha mandato citazioni perché ci accusa di invadere terre, ma non le ha consegnate". Questo 2 marzo Opddic ha tenuto un'altra riunione a Bajtranca, aggiunge. "Hanno dimostrato che sgombereranno. Ed il giorno 7 hanno fatto una marcia ad Ocosingo per chiedere lo sgombero in cinque municipi".

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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